Red Bull indietro tutta sugli sviluppi, Marko: utile anche il test Pirelli

Red Bull indietro tutta sugli sviluppi, Marko: utile anche il test Pirelli© Getty Images

L'obiettivo è riportare la RB20 a un livello di costanza e prevedibilità del bilanciamento che dia fiducia ai piloti, anche sacrificando parte dei progressi in puro incremento di carico aerodinamico

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F.P.

03.09.2024 ( Aggiornata il 03.09.2024 16:59 )

Di nuovo in pista, al lavoro sulle gomme Pirelli 2025, in compagnia di Mercedes e Racing Bulls. Red Bull è impegnata a Monza, dopo un GP d'Italia che ha esposto nuovamente e in tutta la loro gravità i problemi che affliggono la RB20.

Un punto sul quale torna a commentare Helmut Marko: "A Monza abbiamo capito che la RB20 ha un problema di base enorme. L'aspetto positivo è il lavoro di tutti volto a raggiungere la soluzione. Il test sulle gomme potrebbe aiutarci a tornare sulla giusta via", dice nell'analisi post-GP su Speedweek.

"La macchina reagiste in modo estremamente sensibile alle più piccole variazioni, che siano di temperatura, di mescola delle gomme o di carico di carburante. Così, il buon bilanciamento sparisce.

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In aggiunta, crediamo che parte del problema sia anche legato ai riscontri tra galleria del vento e pista". Correlazione tra strumenti in fabbrica (una galleria molto datata quella Red Bull, diversamente dagli strumenti di simulazione) e pista che si ripropone ancora come un limite, dopo i riscontri avuti a Montecarlo e uno scenario più grave del previsto in pista rispetto a quanto non indicassero le previsioni del simulatore.

Red Bull, il problema non è Newey

Su un punto, Marko prova a fugare il dubbio che, nell'involuzione subita da Red Bull, pesi parecchio l'assenza del timoniere tecnico. "Non è vero che la partenza di Adrian Newey abbia a che fare con la nostra involuzione. Già dalla primavera non era più coinvolto in tutti i dettagli dello sviluppo. Newey è Newey, non si può negare. Ha un'esperienza incredibile che l'ha sempre contraddistinto, però, il nostro problema è altrove".

Che fare, quindi? Serve riavvolgere la cronologia di 4 mesi di sviluppi, consapevoli che la priorità assoluta sia, oggi, restituire ai piloti una macchina nella quale abbiano fiducia e che risponda con costanza e prevedibilità. 

A ritroso su tutti i nuovi pezzi

"Max ha detto che non ha bisogno di 20 punti di carico extra se la macchina per tutta risposta diventa inguidabile. 

Quindi, dobbiamo smantellarla e speriamo di trovare il punto di equilibrio del bilanciamento. È un compito difficile,  avendo introdotto molti pezzi nuovi in macchina dalla prima parte di stagione. Detto in modo semplice, dobbiamo scoprire dove abbiamo imboccato la direzione tecnica sbagliata".

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