Non ce la fa proprio a stare lontano dalle piste, Max Verstappen, anche quando la F.1 spegne i motori per la lunga pausa autunnale. Nelle settimane che separano il GP di Singapore, andato in scena lo scorso 22 settembre, e il GP degli Stati Uniti, in programma per il prossimo 20 ottobre ad Austin (qui il calendario delle prossime gare), il tre volte Campione del Mondo della Red Bull ne ha approfittato per tornare al volante delle vetture GT del suo team sul circuito del Mugello. Guidando vetture di brand “rivali” come Audi, Aston Martin e Ferrari.

Verstappen in pista al Mugello con il suo team

Che Max Verstappen sia un fan del motorsport a 360 gradi non è un mistero: che si tratti di impegnative gare endurance al simulatore, oppure di test privati al volante di vetture gran turismo, l'entusiasmo dell'olandese è sempre lo stesso. Così, in attesa che il Circus riaccenda i motori in Texas, il tre volte iridato si è concetto una tappa in Italia, sul circuito del Mugello, per testare le vetture del suo team Verstappen.com Racing che compete nel GT World Challenge e nel DTM.

Accompagnato da condizioni meteo non ideali (che hanno pesato anche sui successivi test F1), Max non si è tirato indietro e si è messo alla prova con alcune delle più performanti vetture GT3 del momento: Aston Martin Vantage, Ferrari 296 e Audi R8. Insieme a Max, alla sessione di test c'erano anche il padre Jos Verstappen, Thierry Vermaulen (pilota del Verstappen.com Racing) e Raymond Vermaulen (padre di Thierry nonché manager di Max).

Il test al Mugello conferma ancora una volta come Max faccia fatica a stare lontano dai circuiti quando i motori della Formula 1 sono spenti: anche lo scorso gennaio, prima dell'inizio della stagione 2024 della F1, l'olandese si era cimentato alla guida delle vetture GT del suo team, in quel caso a Portimao, peraltro con ottimi riscontri. Max, del resto, ha più volte affermato di non voler restare in Formula 1 per sempre, e che gli piacerebbe provare a correre altre competizioni come la 24 Ore di Le Mans.

Jos Verstappen: "Questione parolacce? La cosa più ridicola in assoluto"

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