Temi caldi
Vinta la Formula 3 nel 2023, in corsa per il successo in F2 nel 2024, Bortoleto sarà titolare in Sauber. Prima di lui, ecco gli altri brasiliani - eccezion fatta per Massa e Barrichello - transitati in F1
6 nov 2024
Con Gabriel Bortoleto nuovo pilota Sauber nel 2025, la griglia del prossimo campionato è quasi interamente definita. Resta da scoprire chi sarà in Racing Bulls accanto a Yuki Tsunoda, se Liam Lawson con la conferma di Sergio Perez in Red Bull. Con Lawson promosso in Red Bull e Franco Colapinto in Racing Bulls, oppure, lo scenario emerso nelle ultime settimane, un Colapinto dritto accanto a Verstappen, con Lawson confermato in Racing Bulls.
Bortoleto arriva in quello che è il progetto Audi da pilota libero dagli impegni con McLaren. La squadra lo libererà a fine anno, quando uscirà dal programma giovani del team di Woking.
Ecco chi sono stati, prima di Bortoleto, i portacolori di una nazione che ha regalato alla Formula 1 nomi del calibro di Ayrton Senna, Amerson Fittipaldi, Nelson Piquet, Felipe Massa, Rubens Barrichello e molti altri ancora.
Tornerà a esserci un pilota brasiliano in griglia, nel 2025. Sebbene per un breve frangente, in sostituzione di Grosjean, è stato Pietro Fittipaldi a scendere in pista con la Haas nel 2020. Il nipote di Emerson ha il doppio passaporto, essendo nato a Miami. Con la Haas - della quale è stato terzo pilota tra 2019 e 2023 - ha disputato due gare, a Sakhir e Abu Dhabi.
Serve tornare al 2016 per registrare l'ultimo ad avere un sedile da titolare, per l'intero campionato. Anche allora, in Sauber. Felipe Nasr ha corso due stagioni per la squadra di Hinwil, successivamente al ruolo di tester per la Williams nel 2014. I migliori risultati li ha ottenuti al primo anno, con il quinto posto al debutto in Australia e il sesto nel GP di Russia: 27 punti all'attivo per Nasr, che dal 2018 scelse di proseguire la carriera nel mondo Endurance, con una brevissima parentesi in Formula E: 3 ePrix nella stagione 2018-19.
Procedendo a ritroso, ecco Lucas di Grassi. Nel 2010 ha corso con la poco competitiva Virgin Racing, proseguendo nel 2011 quale tester Pirelli, impegnato nello sviluppo dei pneumatici che portarono la casa italiana al ritorno in Formula 1. Il 14° posto nel GP di Malesia la dice lunga su un anno avaro di soddisfazioni e risultati per Di Grassi, poi a trovare ben altre prestazioni e gioie tra Endurance e Formula E, sempre con Audi.
Sfoglia le pagine per continuare a leggere (1/3)
1 di 3
Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail
Loading
Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.
Abbonati a partire da € 21,90