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Uno dei rimpianti più grandi in tutta la storia della Ferrari è il 1985, l'anno in cui Alboreto deve inchinarsi alla McLaren di Alain Prost: fatali determinate scelte tecniche di Maranello che tarpano le ali al pilota italiano
12 nov 2024
Le chiavi di quel mondiale sono due: il crollo affidabilistico della Ferrari nella seconda parte della stagione e la "lezione" che Alain Prost ha imparato dal 1984. Nel 1984, infatti, pur essendo complessivamente più veloce dell'austriaco, il francese ha perso il mondiale per mezzo punto: quel titolo perso d'un soffio, con lo scarto minore mai registrato in tutta la storia della F1, permetterà ad Alain di fare un salto di qualità, soprattutto nella gestione delle gare. E' infatti nel 1985 che nasce il "Professore", soprannome che Prost si porterà dietro per tutta la carriera: in quell'anno il francese impara a ragionare di più, apprendendo proprio da Lauda, che della "razionalizzazione" delle gare era stato fin lì il maestro. Una sorta di maturazione completa da parte del francese, che gli tornerà molto utile in un'epoca in cui, con un quantitativo di benzina limitato ed una gestione delle gomme mai banale e scontata, saper ragionare diventa una chiave determinante nell'economia del campionato.
Il 1985 è un mondiale che parte con la McLaren favorita d'obbligo: dopo aver dominato nel 1984 (12 vittorie in 16 GP), la casa inglese parte ovviamente per difendere i due titoli iridati. Mentre si capisce in fretta che per Lauda non sarà annata, Prost vince subito in Brasile, ma sotto l'acqua dell'Estoril sbaglia ed Ayrton Senna coglie la prima affermazione della carriera, davanti ad un Alboreto che, con due secondi posti, è leader del campionato. Leader lo è anche la Lotus, che sogna dopo Imola: in una corsa ad eliminazione (in tanti restano senza benzina), Prost taglia il traguardo per primo ma viene squalificato (macchina sottopeso), e questo consegna il successo all'altra Lotus di Elio de Angelis. L'italiano è leader del campionato Piloti e la Lotus davanti in quella Costruttori, ma sarà una fuga che durerà poche gare. A Montecarlo vince Prost davanti ad Alboreto, in Canada invece è doppietta Ferrari con Alboreto davanti a Johansson e Prost. Prima di Montréal si sarebbe dovuto correre in Belgio, ma i problemi dell'asfalto faranno posticipare la tappa nelle Ardenne a settembre: peccato per la Rossa, che avrebbe potuto capitalizzare in una fase positiva del suo campionato.
Dopo il Canada comunque arriva Detroit (vince Keke Rosberg su Williams), quindi il Paul Ricard (vince Piquet su Brabham) e Silverstone, dove Prost vince davanti ad Alboreto. Al GP Germania si registra invece la seconda vittoria stagionale di Alboreto davanti a Prost, mentre in Austria è il francese a svettare su Senna e Michele. Dopo 10 dei 16 GP in programma, Prost ed Alboreto sono appaiati in cima alla classifica (50 punti ciascuno, con de Angelis terzo a -22, quasi la metà), mentre nel Costruttori la Ferrari primeggia con 72 punti: McLaren insegue con 55, Lotus terza con 43. Insomma, fin qui è un'annata in cui hanno trovato i loro momenti di gloria pure la Lotus, la Williams e la Brabham, ma dove comunque i “passisti” sono Prost ed Alboreto, regolari al punto giusto (otto podi in dieci gare per Michele, sette per Alain) per creare un buon divario in classifica sul resto della concorrenza.
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