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Per migliorare un già eccellente 2023, Gigi Dall'Igna aveva detto di ispirarsi alla Red Bull che l'anno scorso le vinse quasi tutte: è ciò che ha fatto la Ducati quest'anno, riscrivendo del tutto le regole ed i record della categoria
18 nov 2024
Il senso di fare un tuffo nel passato, a volte, dà quel gusto di poter dire "Io ve lo avevo detto". E per Gigi Dall'Igna deve avere un gusto tutto particolare tornare sulle sue parole alla fine dell'anno scorso, quando il pubblico si sperticava di applausi per la sua GP23, la moto capace di artigliare il titolo con 17 vittorie. E mentre tutti festeggiavano il secondo allora consecutivo, Gigi diceva: "Fare meglio? Già dopo il 2022 sembrava impossibile, invece nel 2023 ci siamo riusciti. Per cui, certo che si può: vogliamo imitare la Red Bull in F1".
Quella Red Bull, per la cronaca, era la Red Bull che nel 2023 le vinse quasi tutte: portò a casa 14 pole e 21 vittorie su 22, e per non farsi mancare nulla arraffò pure 5 gare sprint su 6. Quella Red Bull che è stata, alla fine del 2023, un'ispirazione per una Ducati che stava già dominando, ma che per il suo creatore poteva e doveva fare ancora di più. E' la mentalità dei vincenti: piuttosto che concentrarsi su ciò che si è ottenuto, bisogna concentrarsi su ciò che ancora manca per diventare davvero perfetti. E la Ducati 2024, di fatto, lo è diventata: in 20 gare ha lasciato agli avversari solo la corsa di Austin (vinta dall'Aprilia di Vinales), portando a casa tutto il resto. Ed anche nella gara sprint del sabato, non c'è mai stata storia: la Desmosedici ha vinto 17 volte su 20.
A sentire Gigi, si può ancora migliorare: "Gli avversari si sono avvicinati tanto, per cui credo che possiamo fare di più nella velocità di punta. Ed anche a centro curva possiamo migliorare". Frasi che sanno di condanna, da parte di chi guarda già avanti, nella consapevolezza che in questo ciclo tecnico, per gli avversari della MotoGP, il rischio concreto è quello di stare soprattutto a guardare, mentre lui, Gigi, continua a coccolarsi la sua creatura, una GP24 che ha fatto arrossire persino la già velocissima GP23, quest'anno nobilitata solo dall'estro di Marc Marquez. E il bello è che i numeri di questa stagione arrivano nel decimo anno della "cura" Dall'Igna: Gigi è arrivato a Borgo Panigale nell'autunno del 2013 ed a lungo ha dovuto riorganizzare il team, mentre preparava la rivoluzione tecnica. Una rivoluzione nata con la GP15, la moto del 2015, quella della rottura definitiva con il passato: da allora, la Ducati è cresciuta fino a prendersi tutta la scena.
Questa è stata insomma una rivoluzione decennale, e fare meglio vorrebbe dire, letteralmente, vincere ogni singola gara in calendario nel prossimo campionato. Magari, nel 2025, addirittura ci si potrà provare con Pecco Bagnaia e Marc Marquez sulle future GP25 ufficiali, ma non è questo il punto. Il punto, oggi, è che la Ducati fa scuola e lo fa dopo essersi ispirata alla Red Bull 2023: entrambe, nel loro campionato, hanno completamente riscritto il libro dei record.
Poteva addirittura essere un ingegnere Ferrari, Gigi Dall'Igna, se le cose fossero andate diversamente: la sua tesi per la laurea in Ingegneria Meccanica fu su una scocca in carbonio di una Gruppo C, presso le Officine Michelotto di Padova. Lavorando con Michelotto sulle Ferrari da competizione come la F40 impegnata in IMSA, per un periodo Gigi frequentò Maranello prima che venisse chiuso il programma. L'incontrò con Jan Witteveen, altro ingegnere geniale, cambiò tutto: passò in Aprilia con il tecnico olandese e la storia di Gigi Dall'Igna prese un'altra direzione.
Ed a proposito di parallelismi, Luigi Dall'Igna è un po' l'Adrian Newey del Motomondiale. Come Adrian, ha vinto ovunque: ha portato al successo l'Aprilia in Superbike ed ha condotto nell'Olimpo delle due ruote la Ducati, trionfando sia in MotoGP che in Superbike. Come sogno nel cassetto ha un successo alla Dakar con una moto progettata da lui, ma soprattutto è uno che guarda sempre avanti, sapendo essere sempre un passo avanti. Un po' come Newey, Dall'Igna ha avuto un impatto colossale nel Motomondiale: sotto la sua direzione tecnica le Ducati da GP hanno riscritto le linee guida della categoria, influenzando l'intera direzione ingegneristica intrapresa dalla classe regina. Ha rivoluzionato l'aerodinamica, rivisto la ciclistica, spinto forte su telaio e motore. Come Adrian, ama starsene appartato: Gigi, anche a costo di aumentare la lunghezza delle sue trasferte, è rimasto a vivere in campagna, perché ama la pace e la tranquillità. Ma non nel disegno tecnico, perché lì sa scatenarsi.
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