Altra perla da parte di Verstappen nel giorno di un nuovo grave errore di Norris. Applausi per Gasly e Zhou, bravissimo Leclerc, Russell tiene alto l'onore Mercedes mentre Hamilton vive un'altra domenica no
Poteva finire 5°, 6°, 7° o dove volete voi, ma non è questo il punto. Il punto è che, finalmente e dopo una vita, è veramente servito a qualcosa al team: la rivoluzione tra sprint e qualifica della RB20 porta la sua firma, che si presta ad una sprint da tester (non è la prima volta, ma questa volta è stata decisiva) per aiutare i tecnici a trovare la quadra. E’ anche il motivo per cui, pare, ha fatto la figura del neopatentato che spegne il motore al semaforo nella mini gara: aveva bisogno di girare in aria libera, ecco perché fa sfilare Colapinto. La trasmissione ko lo priva di un buon risultato, ma sostanzialmente il suo lo aveva fatto e lo stava facendo anche in gara: per questo, dopo tante sofferenze, è da premiare.
Diciamolo: ha fatto una asinata. Errore gravissimo, probabilmente uno dei più gravi della stagione: si fa cogliere in flagrante con la doppia bandiera gialla e quando è così non c’è scampo, tanto che, seppur scocciato, lo riconosce. Colpa sua, insomma, se la McLaren va ad Abu Dhabi con un vantaggio nel Costruttori dilapidato: peccato, perché con la hard la MCL38 volava, e per Verstappen contenerlo forse sarebbe stato anche più difficile che nella prima parte di gara.
Penalità a Norris: parlano Lando e Andrea Stella
In generale, un po’ troppo distratto in queste ultime settimane, domenica (anzi: sabato sera) di Las Vegas a parte. Falsa partenza, poi eccesso di velocità in corsia box di ben 12,5 (!) chilometri orari: due penalità sacrosante. La foratura, infine, completa una domenica nera, nel ventennale del suo primo test con una F1 (una McLaren) spinta da un motore Mercedes, l’unico che abbia utilizzato finora. Quel motore che saluterà, in via definitiva, tra una settimana: sarebbe bello concludere con un sorriso.
Scorri tra le schede (3/4)
Link copiato