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Debuttanti, campioni, ingegneri, piloti, team principal: ecco chi si è distinto nel 2024 della Formula 1
6 gen 2025 (Aggiornato il 7 gen 2025 alle 10:33)
E’ troppo presto per incensarlo, per farlo travolgere dalla fama e dal credito, perché solo il tempo ci darà la sua dimensione. Intanto, ha fatto la storia debuttando in F1 con la Ferrari, roba che non si vedeva da cinquant’anni (l’ultimo a disputare il primo GP della vita con la Rossa era stato Arturo Merzario a Brands Hatch 1972), divenendo peraltro il più giovane di sempre a correre per il Cavallino Rampante. Nel campionato cadetto è andato a sprazzi, e paradossalmente si è adattato meglio alle F1 che alle F2: merita l’occasione della Haas 2025, la quale gli permetterà di mettersi all’opera nel Circus con continuità.
Della serie “a volte ritornano”. La Ferrari ormai è il passato, così come le parodie di Crozza e gli obiettivi iridati. Ad Hinwil riparte un po’ da capo, perché non si trova certo nella posizione in cui si trovava a Maranello: in Italia gli chiedevano di vincere subito, in Svizzera sanno invece che bisogna andare per gradi. Il pragmatismo dei tedeschi di Audi che si sono comprati gli svizzeri della Sauber, insomma, depone a suo favore: nessuno gli chiede risultati eccelsi all’istante. Ciò che gli chiedono, e che è molto più importante dell’immediato risultato in pista, è di velocizzare la crescita e l’espansione del team, passaggio delicato in cui non è piaciuto il lavoro di un grande come Andreas Seidl, fatto fuori senza troppi complimenti. Il 2025 sarà la seconda, ed ultima, stagione di transizione: ma sarà proprio l’anno prossimo che verrà fatto il lavoro che verrà poi giudicato nel 2026.
Ha fatto impazzire una nazione e non solo, riportando l’Argentina in griglia (e nei punti) dopo una vita. L’effetto Colapinto è stata deflagrante, perché dopo poche gare aveva già spinto gli argentini a comprare i biglietti per vederlo ad Interlagos: considerando il periodo storico che sta attraversando il suo popolo, non è poco. La sua è una delle storie più originali della griglia 2024; in attesa di tornare in ballo per il 2026, che spenda bene la nomea che si è fatto, perché l’impatto è stato buono ma avrà comunque bisogno di tempo e stabilità: sbattere ha sbattuto anche lui. Personaggi sì, ma è il pilota che più conta e quello deve ancora formarsi: magari arriverà presto un’altra occasione.
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