Personaggi diversissimi, piloti impossibili da discutere sul piano sportivo. Secondo Jacques Villeneuve un addio alla F1 di Max non interesserebbe a nessuno, diversamente da un'uscita di Lewis
Il giudizio sul piano strettamente sportivo lo esprimerà la pista e occorrerà pazientare ancora poche settimane perché il mondiale abbia inizio.
Su tutto quel che ruota intorno al "brand" Hamilton e il suo arrivo in Ferrari, invece, le analisi e prospettive sono belle e fatte. Ed è il classico win-win a voler utilizzare i termini dell'economia. Due leggende che si uniscono, in una mossa di mercato con pochissimi termini di paragone possibili.
"Il trasferimento di Hamilton alla Ferrari è quello di più alto profilo in Formula 1 dai tempi in cui Schumacher lasciò la Benetton per la Ferrari. Indipendentemente dai risultati, Hamilton è il più grande pilota di tutti i tempi, per il seguito che ha", commenta Jacques Villeneuve ad Action Network.
"È molto diverso da tutti, è unico e ha rotto gli schemi. Ci sono molte cose che dipendono da lui, ha l'immagine più grande e va oltre la Formula 1. Non ci sono molti piloti con questi tratti". Nessun altro.
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Diversissimo da Verstappen, diversissimo dallo stile Schumacher, Hamilton è Hamilton. Gli interessi in settori industriali altri - la moda, la musica, il cinema -, gli sono costati critiche feroci all'inizio della carriera in Formula 1, quando lo si accusava di subire troppe distrazioni. Quegli interessi hanno costruito il "brand" Hamilton, oltre all'impegno sui temi civili a lui cari.
Diversissimo dal personaggio Verstappen, ad esempio, la cui grandezza sportiva non può essere messa certo in discussione, anche contestandone le spigolosità del carattere.
"Togliete Verstappen dalla Formula 1, non importerà a nessuno. Togliete Hamilton e alla gente importerà", ancora Villeneuve.
"Si tratta dell'ingaggio più importante, la Ferrari è anche uno dei marchi più grandi al mondo, se non il più grande. Mettete insieme le due cose e, chiaramente, è qualcosa di incredibile".
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