Il figlio di Enzo Ferrari racconta ad Autosprint le sue emozioni nel vedere l'accoglienza dei tifosi della Rossa a Fiorano per il 7 volte campione del mondo di F1
Lewis da anni è un cliente Ferrari nascosto, perché correndo sotto l’insegna Mercedes non ha mai potuto evidenziare il suo debole per il Cavallino.
"È vero. La prima volta venne da noi quando acquistò LaFerrari, era il 2014, si soffermò parecchio in fabbrica per studiare come personalizzarla. Poi verso sera fece per salutarmi e gli chiesi se volesse fermarsi a cenare con me. Fu entusiasta, parlammo di auto ma non solo e scoprii una persona davvero gradevole, fuori dal comune. Eravamo al ristorante Cavallino, lui col cane. Tornò altre volte, parlando principalmente con gli incaricati della parte commerciale."
Non chiese mai di dare un’occhiata al reparto corse?
Risata: "No..."
Ha discusso con lui anche durante questi giorni: di cosa?
"Un po’ di tutto, Lewis ha un ottimo ricordo di Lauda, come me. Ci manca, Niki è stato prezioso sia per Lewis sia per la Ferrari. Ma abbiamo affrontato tanti altri argomenti fuori dalle corse. Mi piace che Lewis non sia invasato solo di Formula Uno ma sappia che cosa succede nel mondo. E poi ha questa sensibilità per gli animali"
C’erano anche i genitori di Hamilton, alla “premiere”...
"C’era tutta la famiglia allargata. Ho scambiato due chiacchiere con suo papa?, bella persona. Pu- re lui stupito dal calore di chi aveva atteso Lewis ai bordi della pista"
Secondo lei quando Hamilton, dentro di sé, andando oltre date e comunicati ufficiali, ha deciso di venire in Ferrari?
"Nel corso degli anni abbiamo parlato e scherzato, qua e là. Più volte mi ha manifestato il desideio di correre con noi, ma lui era legato da vincoli con la Mercedes e noi altrettanto con i nostri piloti. Poi è arrivato il momento in cui sia Lewis sia noi abbiamo visto lo spiraglio per intavolare la trattativa. Ed è arrivata la firma"
Un po’ tardi, Hamilton ha 40 anni...
"Vero, però è integro, è in forma sia di fisico che di testa, non mi pare proprio che l’età sia un problema. Ha accettato la sfida con enorme entusiasmo, quindi è sicuro delle proprie possibilita?"
Poi dipenderà, come al solito, dalla macchina: la Ferrari sarà competitiva nel prossimo campionato?
"Da come abbiamo concluso, bene, il 2024 non posso che essere moderatamente ottimista. Il 2025 sarà una stagione bella e spettacolare, perché siamo all’ultima pagina di un regolamento che si chiude e tutti saranno al massimo delle prestazioni. Poi nel 2026 si cambierà?"
Che tipo di contributo decisivo puo? dare Hamilton alla Ferrari?
"Sette titoli mondiali significano la consapevolezza di leggere le corse. Lewis porta in Ferrari una enorme esperienza, è un professionista al livello più alto, sa come si vincono le gare, ha la pressione giusta per provarci"
Da subito si confronterà con Charles Leclerc, che attende con ansia la sfida per batterlo.
"Ah, certo! È da sempre così tra compagni di squadra, fa parte del gioco. Nel caso di Charles c’è poi il discorso generazionale al quale stiamo assistendo nel tennis con Sinner e altri ragazzini: la freschezza dei giovani contro l’esperienza e la solidità di quelli che hanno tanti anni di più. Io sono sicuro che la rivalità tra Hamilton e Leclerc potrà portare vantaggi a entrambi"
Ricorda il primo giorno in Ferrari di Schumacher?
"La situazione era diversa, lui aveva appena conquistato due mondiali, c’era molta pressione. Michael appariva forse freddo al grande pubblico ma, con chi lo conosceva da vicino, era inve- ce molto cordiale. Ho sempre avuto un rapporto amichevole durato negli anni"
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