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Claire Williams ha svelato retroscena interessanti sul suo trascorso a Grove, nella scuderia del padre: dall'offerta di Ecclestone e Wolff passando per lo sponsor soffiato alla Ferrari, oggi è felice che il nome Williams sia ancora presente in griglia
11 feb 2025
Non c'è più la famiglia Williams, ma il nome Williams è rimasto. E questo basta a rendere orgogliosa Claire Williams, figlia di Sir Frank, l'ultima della dinastia prima che gli storici proprietari vendessero la scuderia al fondo americano Dorilton Capital.
Una scelta dolorosa, ma inevitabile per dare un futuro alla squadra. Di questo e di altro ha parlato Claire Williams, nel podcast "What it takes": della vendita, del presente della squadra e anche di qualche aneddoto collegato alla Ferrari ed allo sponsor Martini.
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Uno dei momenti più particolari è stato quando Claire ha accettato di divenire vice team principal. Faceva già parte del consiglio di amministrazione ed era stata promossa a direttrice della comunicazione e del marketing, mentre suo padre restava a capo del team con Toto Wolff azionista e direttore esecutivo. Contrariamente a quanto si possa pensare, fu proprio Wolff, spalleggiato da Ecclestone, a proporre a Claire la carica di vice team principal, che poi con il successivo passo indietro di Frank sarebbe diventata de facto team principal. Ecco il racconto di Claire: "E' stato uno dei giorni più straordinari che abbia mai avuto in F1. Era il dicembre 2012, e ricevo una chiamata. Ero a casa e mi stavo prendendo dei giorni per il Natale, era il 22 dicembre. Mi chiama Toto Wolff. e mi dice che c'è Bernie Ecclestone pronto con uno sponsor. Dunque vado a Londra per l'incontro, ma sia Toto che Bernie sono in forte ritardo. Quando arrivano, un'ora e mezzo dopo, vanno in una stanza da soli senza di me e comincio ad insospettirmi. Dopo tornano e all'improvviso mi chiedono: 'Che ne diresti di guidare un team di F1?' Potrebbe essere una bella occasione per te per dirigere la Williams'. E' chiaro che l'ho trovato strano, perché il team era di mio padre e non capivo perché fossero loro a chiedermelo. Loro dicevano che sarebbe stata una bella opportunità per me, ma io non ci avevo mai pensato, non mi sentivo pronta e pensavo che non sarei mai stata pronta. Bernie poi mi ha incalzato, dicendo che c'erano altre persone che avrebbero preso il posto, e aggiunse che aveva il compleanno della figlia e non poteva mancare, invitando anche me e Toto, per cui dovevo sbrigarmi a decidere. Toto sarebbe passato alla Mercedes, ma sapeva che con me la Williams sarebbe stata in mani sicure".
Oggi Claire è felice che il nome Williams compaia ancora sulla griglia di partenza, ed è felice che alla guida ci sia una persona in gamba come James Vowles: "E' bello che il nome Williams sia rimasto in Formula 1. Con James Vowles la squadra sembra muoversi nella giusta direzione. Quando mi è stato detto che James sarebbe diventato il nuovo capo della squadra, ho pensato: 'Fantastico, ottima scelta'. Penso davvero che anche mio padre sarebbe stato felice di questa decisione".
Nel periodo sotto la gestione Claire Williams, la scuderia si è "colorata" dello sponsor Martini, un bel colpo in chiave commerciale nonché a livello di immagine. Un retroscena svelato da Claire, è che lo sponsor stava per firmare con la Ferrari: "Sono stata davvero orgogliosa di aver ottenuto quel contratto in quel momento, perché Martini stava per firmare un accordo con la Ferrari. Ma credo che volessero più di quanto la Ferrari fosse disposta a offrire loro. Sappiamo che la livrea Ferrari è la livrea Ferrari, è quella e non ci si può sbizzarrire troppo, ma alla Williams abbiamo offerto loro la livrea completa della nostra monoposto. Abbiamo detto: 'Ehi, perché non riprendete le leggendarie strisce Martini e non le mettete sulla nostra monoposto?'. E fu così che abbiamo avuto quella colorazione. La livrea 2014 è piaciuta alla maggior parte dei fan, ma la Ferrari era furiosa perché pensava che avessimo rubato il loro sponsor. La Ferrari scrisse addirittura una lettera a Martini dicendo qualcosa del tipo: 'Ci rivedremo nei nostri specchietti retrovisori la prossima stagione, perché avete scelto di sponsorizzare la Williams'. E invece, arrivammo terzi nel Costruttori, dietro a Mercedes e Red Bull e davanti alla Ferrari. E ovviamente ci ho pensato, a dire 'Non solo vi abbiamo strappato lo sponsor principale da sotto il naso, ma vi abbiamo anche battuto!".
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