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Potrebbe diventare un ciclo brevissimo quello delle power unit 2026 dall'elevata potenza elettrica. In futuro torneranno i V10 aspirati, alimentati a e-fuels?
Fabiano Polimeni
21 feb 2025
Le power unit che arriveranno in Formula 1 nel 2026 saranno il risultato di decisioni e orientamenti dei motoristi (ovvero, case auto) maturati in tutt'altre condizioni storiche rispetto allo scenario attuale, di grande crisi, vissuto dall'industria.
Quando, cioè, la spinta verso l'elettrificazione si pensava potesse essere quella trainante sul mercato e quella da conservare anche nello sport, in un legame tra corse-prodotto molto relativo, vista l'assoluta irrilevanza tecnica delle power unit di F1 per le auto stradali.
Potrebbe diventare, il ciclo tecnico del 2026, una parentesi destinata a un cambiamento futuro, nel quale l'ibrido potrebbe uscire dalla Formula 1.
Stefano Domenicali, in più occasioni, ha ricostruito i passaggi attraverso i quali i motoristi sono giunti, insieme a F1 e FIA, a decidere per le power unit 2026 dall'elevata potenza prodotta dal motore elettrico e ha aperto alla possibilità di una semplificazione dei motori e ritorno a unità esclusivamente termiche e alimente da combustibili puliti.
Potrebbe avvenire già dal 2030? Di certo c'è un allineamento di visioni che vede la Federazione esprimersi con il suo presidente, Mohammed Ben Sulayem. Ha colto l'occasione dell'evento londinese di presentazione delle livree e apertura dei 75 anni di storia della F1 per sostenere la direzione del ritorno al motore esclusivamente termico.
“Il lancio della F1 di questa settimana a Londra ha suscitato molte discussioni positive sul futuro di questo sport.
Mentre attendiamo con ansia l'introduzione dei regolamenti 2026 su telaio e power unit, dobbiamo anche aprire la strada alle future tendenze tecnologiche del motorsport. Dovremmo prendere in considerazione una serie di direzioni, tra cui il suono ruggente del V10 alimentato con carburante sostenibile”, ha postato su Instagram.
Se così fosse, la Formula 1 andrebbe a chiudere una fase di elettrificazione iniziata nel 2009 con il sistema Kers e proseguita verso la complicazione massima delle power unit turbo dal 2014. Oltre 20 anni di motori ibridi, in forme diversissime.
“Qualunque sarà la direzione scelta, dovremo sostenere i team e i costruttori nel garantire il controllo delle spese. I risultati per i nostri membri e i nostri fan saranno sempre al centro di tutto ciò che facciamo, insieme all'importante lavoro per rendere lo sport più sicuro e sostenibile per i decenni a venire, assicurando che le generazioni future possano godersi la F1", ha proseguito Ben Sulayem.
E-fuels a parte - carburante sintetico ottenuto, nella sua forma più "pulita" dalla reazione tra idrogeno e CO2 catturata in atmosfera, mediante processi energivori che, idealmente, andrebbero alimentati da energia green -, c'è la frontiera tecnica del motore a scoppio alimentato a idrogeno. Una soluzione che potrebbe essere sperimentata a Le Mans e sulla quale alcuni costruttori di auto, vedi Toyota, lavorano pensando a future applicazioni di serie e prodotti di nicchia.
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