Temi caldi
12 mag 2025
I numeri sono impietosi, il morale sul depresso andante. Ma è davvero tutta qui, la Ferrari 2025? Non fosse per l'exploit nella sprint in Cina, ad ora ai limiti dell'inspiegabile (ok le altezze da terra, ma a suo modo è stato un dominio), staremmo parlando di un'annata avara di soddisfazioni.
Rispetto alla vigilia del GP Emilia-Romagna un anno fa, settima tappa proprio come oggi, la Rossa si affaccia con zero vittorie contro una, un podio contro sei, con un punteggio dimezzato e con un ritardo dal vertice triplicato rispetto a quello di 12 mesi fa. Numeri impietosi, appunto: ma la Ferrari, la mirabolante SF-25, non può essere davvero tutta qui. Ne è convinto Frédéric Vasseur, che punta sull'"estrazione del potenziale"; ci credono meno i piloti, sia Leclerc che Hamilton, il quale seppur in un fine settimana come quello di Miami si è avvicinato alle prestazioni di Charles. Poca roba per gioire, poca roba per lasciarsi andare ad un mezzo sorriso, anche di circostanza. Così come di circostanza rischiano di essere quelle parole sulla vigilia di Imola, la prima delle due tappe di casa di questo Cavallino Arrancante. La gara di casa dove si attende un segnale, un sussulto, una punta d'orgoglio. Ce la può fare, la Ferrari, a regalare ai suoi tifosi una gara quantomeno decente? Dovrebbe andare meglio che in Florida, a maggior ragione se si vedrà (e funzionerà) quello che i tecnici hanno preparato in fabbrica: sul Santerno, come fatto trapelare da Vasseur a Miami, si potrebbe vedere qualche novità (niente di rivoluzionario, ma di migliorativo sì), fermo restando che le cure di cui ha bisogno la Rossa sono profonde e richiedono tempo. Per cui, con un quadro del genere chiedere di vincere è troppo, chiedere di convincere invece è il minimo.
Novità in griglia: ecco Franco Colapinto, l'argentino pronto a correre con l'Alpine
Anche perché per chiedere di vincere occorre chiedere di battere tutti gli altri, a cominciare da una McLaren che invece sembra in grado di essere vincente su ogni pista. Ad Imola la Ferrari ha una speranza ed un dubbio: la speranza è di sfruttare al meglio i passaggi più rapidi sulla pista del Santerno, il dubbio è relativo al comportamento della SF-25 quando si tratterà di aggredire i cordoli, diffidenza condivisa dalla Red Bull per la sua RB21. La McLaren invece di preoccupazioni ne ha poche, forse solo una: la qualifica. Perché sul giro secco la MCL39 non può sfoderare la sua arma migliore, un passo gara in cui la gestione di gomme e temperature fa la differenza su tutti, e sorpassare ad Imola proprio una passeggiata non è. Lo ha detto anche Verstappen a Miami, un Max apparso quasi rassegnato sullo strapotere papaya, ma che ha aggiunto: "Posso puntare a vincere qualche gara in cui partirò davanti ed in cui è difficile superare". Perché sul passo, se ne sono accorti tutti, proprio non ce n'è. La Red Bull, col solo Verstappen, è riuscita a stare sui tempi della McLaren a Suzuka e Jeddah, mentre Melbourne è stata un discorso a parte per la pioggia. Per il resto, McLaren in questa fase gode di un buon vantaggio sul ritmo, ed è una fase che a Woking proveranno a sfruttare fino in fondo, almeno fino a Barcellona, dove arriverà la direttiva tecnica sulle ali anteriori.
Ma dunque chi sarà la prima alternativa alla McLaren? Sicuramente la Mercedes ha gli stessi motivi di sperarci di Ferrari e Red Bull, a maggior ragione per gli sviluppi attesi in Emilia-Romagna. La W16, finora, non ha mostrato picchi prestazionali assoluti, ma si è dimostrata molto costante: un po' il contrario della W15 dell'anno scorso, capace di grandi exploit e di grosse ricadute. La W16 punta a massimizzare velocità di punta e trazione, con quest'ultima molto utile ad Imola: con un Russell che è mister consistenza (mai fuori dalla top 5 in ogni sessione "competitiva" di questa stagione) ed un Antonelli in ascesa, non è utopia sognare. Per Andrea Kimi, inoltre, è la prima gara di casa: è nato a Bologna, a 40 chilometri dalla pista imolese. Normale mettere in conto la voglia di far bene, su una pista che conosce benissimo. E visto come si è comportato su piste sulle quali aveva girato poco o niente, chissà che potrà combinare su circuiti che invece conosce alla perfezione.
A proposito di prime volte, ce ne saranno altre due: il debutto stagionale (nonché assoluto, e quindi da seguire) della C6 portata dalla Pirelli (aggiungiamo: per la prima volta nel 2025 non ci sarà in pista la C3, sempre presente finora), e sarà pure la prima di Hamilton vestito di rosso in una tappa italiana. Certo si augurava di arrivarci con un pelo di entusiasmo in più, e la cosa è reciproca con i tifosi. Ma il presente è questo, inutile sperare in altro: fare una corsa d'orgoglio, come detto in apertura, sarebbe già qualcosa. E vale per tutta la Ferrari, non solo per Lewis.
Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail
Loading
Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.
Abbonati a partire da € 21,90