Temi caldi
Ilaria Toscano & Debora Figoli
3 giu 2025 (Aggiornato alle 11:14)
Gran Premio di Spagna 2025, sul circuito del Montmeló, ha rappresentato per i rookie della Formula 1 una tappa cruciale, non solo per il valore tecnico del tracciato catalano, ma anche per la sua natura storicamente implacabile: chi va forte a Barcellona, spesso è destinato a farlo ovunque.
Per i nostri cinque debuttanti in griglia - Andrea Kimi Antonelli (Mercedes), Oliver Bearman (Haas), Gabriel Bortoleto (Sauber), Isack Hadjar (Racing Bulls) e Franco Colapinto (Alpine) - il weekend spagnolo ha offerto uno spaccato prezioso del loro potenziale, evidenziando punti di forza, fragilità e segnali per il futuro. Tra adattamenti rapidi, errori da matricole e momenti di talento puro, la “generazione 2025” ha avuto un vero e proprio esame collettivo nel cuore della Catalogna. Ecco cosa hanno mostrato e cosa ci hanno lasciato i nuovi volti della F1.
Andrea Kimi Antonelli ha dimostrato nel weekend di Barcellona una crescita costante e promettente, nonostante un epilogo sfortunato in gara. Dopo un inizio complicato nelle prove libere 1, dove ha lamentato problemi di assetto e “bouncing”, il giovane italiano ha saputo adattarsi velocemente, migliorando sensibilmente in FP2 e FP3, dove ha chiuso rispettivamente in 6ª e 7ª posizione. In qualifica ha confermato il suo passo competitivo, centrando la Q3 e piazzandosi in sesta posizione sulla griglia con un ottimo giro. Durante la gara ha mantenuto un buon ritmo, restando in lotta e dimostrando maturità nella gestione delle gomme e del traffico. Purtroppo, un guasto al motore al giro 55 ha causato il suo ritiro, vanificando una prestazione che avrebbe meritato punti importanti. Il suo weekend, sebbene terminato con uno zero, conferma il suo potenziale come futuro leader per la Mercedes: veloce, adattabile e solido sotto pressione.
Un guasto meccanico ha spento i riflettori su una prestazione più che buona, ma il talento di Kimi brilla più forte degli imprevisti: la strada è quella giusta, e c'è ancora tanto da imparare.
Non si ferma Isack Hadjar. Il francese della Racing Bulls ha centrato un’altra Q3 nel sabato di Barcellona e ha portato a casa un altro piazzamento a punti. Su nove Gran Premi disputati, solo in quattro occasioni Hadjar non ha raccolto punti. Un bottino notevole se si considera che è alla stagione d’esordio e guida una Racing Bulls, che occupa il sesto posto nel mondiale costruttori con 28 punti, di cui ben 21 firmati proprio dal classe 2004. Un percorso in costante crescita, costruito con metodo: weekend dopo weekend, qualifica dopo qualifica, gara dopo gara.
Sfoglia le pagine per continuare a leggere (1/2).
1 di 2
Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail
Loading
Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.
Abbonati a partire da € 21,90