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Fabiano Polimeni
3 giu 2025
La gara di Barcellona va in archivio come un altro dei momenti centrali del campionato. Non tanto per gli effetti, sostanzialmente a somma zero, della nuova normativa sulla flessibilità dell’ala, tantomeno per la certificazione di una McLaren più forte di tutti nelle condizioni tecnicamente più esigenti.
È un altro snodo del campionato per l’effetto che ha la penalità subita da Verstappen, a lasciare punti pesanti in ottica iridata, dove scivola a 49 lunghezze di distacco da Piastri, 39 da Norris. Quella che avrebbe dovuto essere una gara da limitazione dei danni si trasforma nel peggior risultato da inizio anno e con due gare in arrivo che saranno nuovamente molto favorevoli alla McLaren che non a Red Bull.
Max ha perso la lucidità nella gestione dell'attacco di Russell nel finale del GP di Spagna. Una fase criticata da Helmut Marko, che ha sottolineato quanto sia stato un errore di giudizio dai pesanti effetti.
A mente fredda, su Instagram, Verstappen ha commentato l’episodio con toni che sono quanto di più vicino all’ammissione di responsabilità ci si possa attendere da Max: “Avevamo una strategia avvincente e corso una buona gara fino all’uscita della Safety Car. La nostra scelta di gomme alla fine e alcune manovre dopo la ripartenza hanno alimentato la mia frustrazione, portando a una mossa che non è stata corretta e non avrei dovuto fare. Do sempre tutto in pista per la squadra e le emozioni sono alle stelle. Si vince insieme e si perde insieme, ci vediamo a Montreal”.
L’analisi dell’episodio fatta da Marko consegna Verstappen alle sue responsabilità: “Conosce i regolamenti nel dettaglio e, nell’episodio con Russell, ha detto subito come la sua macchina (Mercedes; ndr) fosse fuori controllo e l’abbia costretto ad andare largo. Internamente ne abbiamo discusso e abbiamo ritenuto un episodio da 50:50 di responsabilità. Essendo accaduto subito alla ripartenza dopo la Safety Car, l’impatto dei 10 secondi di penalità è molto più grande rispetto a un episodio a metà gara. Questo è un aspetto.
Max non voleva restituire la posizione, ha alzato il piede dal’acceleratore e pensavamo che lasciasse passare Russell. All’improvviso ha riaccelerato e non so quale errore di valutazione o a cosa abbia pensato dentro di sé. A quel punto, all’improvviso si è scatenato l’inferno”. Un episodio che ha lasciato Verstappen con un solo punto all’attivo, in una corsa nella quale provare a limitare i danni in campionato.
"Ci sono già stati problemi in passato, è stato un episodio non necessario e si sono persi molti punti”, prosegue Marko ricordando altre sfide in pista tra Max e Russell. “Per tutti gli episodi che si sono susseguiti e le decisioni sbagliate, le emozioni hanno avuto la meglio su di lui.
Non dimentichiamoci che c’era già una piccola faida in corso con Russell e ognuno va per la sua strada. Quando Max è di quest’umore la cosa migliore è lasciarlo in pace”.
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