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6 giu 2025
Le idee di Flavio Briatore sono chiare: l’obiettivo è costruire una Alpine competitiva per il 2026, con l’ambizione di lottare per il titolo mondiale già dal 2027. Il team principal ad interim ha delineato le priorità per il futuro prossimo: “Stiamo pensando anche al prossimo anno, al nuovo motore e al nuovo cambio Mercedes-Benz. Questo è il nostro obiettivo per il 2025. Nel frattempo, dobbiamo essere più competitivi. Al momento non lo siamo, come vorrei, ma ci vuole tempo”. Tuttavia, il cammino è tutto in salita: per costruire un 2026 vincente, il 2025 sarà un anno fondamentale di transizione e di duro lavoro, e le condizioni attuali non sono certo ideali.
A rendere ancora più delicata la situazione è stata la recente e inaspettata uscita di scena di Oliver Oakes. Briatore ha assunto l'incarico di team principal ad interim, ma la ricerca del successore è già in corso: “Stiamo cercando. Per il momento, nulla è cambiato. Mi dispiace per Ollie, sinceramente, perché avevo un ottimo rapporto con lui. Era un buon team principal”.
Oakes ha lasciato Alpine per motivi personali e ora la priorità è individuare la figura giusta per guidare la squadra nella nuova fase: “Non vogliamo commettere errori. Sono disposto a prendermi un po' di tempo. Ma nel momento in cui decideremo chi sarà il nuovo team manager, ve lo diremo”. Serve una figura solida, capace di imprimere un nuovo slancio al progetto Alpine e di portare la scuderia francese a lottare ai vertici della Formula 1.
Anche sul fronte piloti, la stabilità non è ottimale. Jack Doohan è tornato al ruolo di terzo pilota, mentre Franco Colapinto ha preso parte ai weekend di gara a partire da Imola. Tuttavia, l’argentino non ha ancora lasciato il segno: dopo tre Gran Premi, i punti conquistati sono zero e le prestazioni appaiono poco incisive. Diverso invece il rendimento di Pierre Gasly, che sta dimostrando costanza e capacità di sfruttare al massimo le (poche) occasioni offerte dalla monoposto. In un contesto di transizione, la sua esperienza rappresenta un punto fermo.
Nonostante le difficoltà, Briatore mantiene un atteggiamento propositivo e determinato: “Serve anche un sogno. Quando sei in Formula 1, sogni anche di fare il tuo lavoro. Speri. E in questo momento, la squadra è piuttosto nuova. Non sta performando come vorrei, perché abbiamo ancora molte situazioni interne poco chiare”. La missione è una: mettere ordine, lavorare sodo e gettare le basi per un futuro vincente. “Prima di iniziare a dare il massimo, credo ci serva tutto il 2025. Ma il 2026 deve essere competitivo, e dobbiamo cominciare a vedere il podio da vicino. Questi sono gli obiettivi che ci prefiggiamo”.
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