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8 lug 2025
Col senno di poi, con le condizioni in cui si è corsa la gara a Silverstone, la scelta d’assetto di Red Bull non ha pagato. Verstappen ha ottenuto la pole con la consueta prestazione magistrale, ha superato i guai di bilanciamento nel lento che lo avevano rallentato al venerdì scaricando le ali ma è stata una scelta controproducente sull’asfalto bagnato trovato domenica.
La lotta al titolo Piloti è un miraggio da prima del GP d’Austria, concluso da Max con il ritiro per essere stato centrato da Antonelli in curva 3. Il magro risultato di Silverstone, solo un quinto posto, di fatto non condiziona le chance già nulle di poter contrastare il duo McLaren.
Così in Red Bull si guarda ad altro, al quadro complessivo di una RB21 aggiornata con l’importante sviluppo introdotto al fondo. Dopo i ritocchi di Spielberg è arrivata una versione completamente nuova, diversa nella gestione dei flussi dalle canalizzazioni avanzate delle fences ai volumi nel sottoscocca e l’estrazione dei flussi dal diffusore, per incrementare il carico localizzato. La pista ha dato risultati positivi, a sentire Christian Horner.
“Siamo riusciti a conquistare la pole a Silverstone e abbiamo migliorato le prestazioni della vettura con il recente aggiornamento. Siamo riusciti a mettere a punto bene la vettura su una pista in cui l'aerodinamica gioca un ruolo importante.
Domenica siamo stati sfortunati con il tempo ma valeva la pena provare, anche se il rischio non è stato ripagato. Almeno sappiamo in quali aree dobbiamo fare di più”, le parole nel dopogara.
Verstappen, prima dell’errore alla ripartenza dietro Safety Car, ha corso da funambolo per provare a tenere in pista la RB21 sui tratti più veloci delle Becketts a 250 orari, finendo di traverso in un paio di occasioni.
Horner, però, spiega come ”sia stata una buona decisione affidarsi all'ala posteriore con poco carico, perché su una pista così veloce l'aerodinamica gioca un ruolo importante. Ne è valsa la pena anche in qualifica, Max è stato incredibilmente veloce nei primi due settori.
Se la gara si fosse corsa su una pista asciutta, sarebbe stato veloce in tutti i settori dove serviva difendersi e sarebbe stato difficile per gli avversari avvicinarlo. Non è possibile dirlo con certezza, perché il tempo ci ha ostacolato”.
Lo stesso Max spiegava come l’ala posteriore scarica fosse stata una scelta dovuta e risolutiva rispetto alla specifica più carica che, nelle libere del venerdì, aveva innescato un forte sottosterzo nelle curve più lente, soprattutto nel primo settore.
In numeri, se in qualifica Verstappen nel giro-pole ha rifilato a Piastri due decimi e mezzo nel tratto tra l’ingresso alla Copse e l’uscita prima della Chapel, in gara, nel giro 7 del sorpasso subito - su pista umida e gomme intermedie -, Max ha perso tra Copse e l’ingresso alla Maggots quasi 4 decimi da Piastri (2’02”770 contro 2’02”547) e un decimo secco nella percorrenza delle tre velocissime Maggots-Becketts-Chapel.
Come già anticipato da Marko, Red Bull è concentrata pressoché in toto sul progetto 2026 e l’aggiornamento portato a Silverstone è stato l’ultimo di un certo rilievo tecnico.
Horner ha aggiunto: “È molto probabile che vengano apportate altre novità in macchina. Gli ultimi pezzi per quest’anno sono in galleria del vento ma naturalmente l'attenzione è già rivolta al 90% alla prossima stagione".
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