GP Abu Dhabi: i 5 temi del fine settimana

GP Abu Dhabi: i 5 temi del fine settimana© Getty Images

Max chiude vincendo, la Ferrari cogliendo il secondo posto in entrambe le classifiche, la F1 salutando un pilota che si è fatto voler bene da tutti: Sebastian Vettel

21.11.2022 ( Aggiornata il 21.11.2022 11:30 )

Chi sorride e chi spiega

C'erano in ballo parecchi piazzamenti nella classifica Costruttori, alla vigilia del GP di Abu Dhabi. E per quanto da un certo punto di vista sono discorsi che entusiasmano poco, dall'altro si tratta di un aspetto fondamentale per i team, perché è dalla graduatoria a squadre che si prendono i premi in denaro.

Tra Ferrari e Mercedes si è risolta a favore del Cavallino, con il team di Maranello che si affacciava da favorito all'ultima gara; è finita allo stesso modo tra Alpine e McLaren, con la scuderia francese che, forte del +19 della vigilia, ha condotto in porto una battaglia lunga tutto l'anno. I punti di vantaggio alla fine sono stati 14, abbastanza per parlare di margine di sicurezza.

Tra Alfa Romeo ed Aston Martin, invece, è stato arrivo al fotofinish. Tutte e due le squadre hanno chiuso a 55 punti, ma la squadra di Bottas e Zhou ha chiuso davanti in virtù del 5° posto di Valtteri ad Imola, il piazzamento che ha fatto la differenza: in caso di arrivo in parità conta il miglior piazzamento e l'Alfa ha potuto calare la quinta posizione colta in Emilia contro i tre sesti posti del team di Stroll senior. Quest'ultimo ha da recriminare con sé stesso: a livello strategico si sono fatti errori, l'ultimo proprio ad Abu Dhabi, con una strategia penalizzante per Vettel, che pure ci ha provato a passare nel finale Ricciardo, perché passando Daniel l'Aston avrebbe artigliato un punto in più superando proprio in volata il team di Vasseur.

La situazione è invece rimasta invariata tra Haas ed AlphaTauri, visto che nessuna delle due compagini ha portato a casa punti. Ciò significa che la squadra americana è riuscita a portare a casa l'8° posto ai danni dei faentini, con un bilancio di 37-35 in favore di Gunther Steiner. Pochi sorrisi per entrambi, soprattutto a Faenza: essersi fatti trovare impreparati con il nuovo regolamento dopo due anni ottimi è un cruccio non da poco.

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