Ferrari, Mercedes, Red Bull... sfida infernale tra coppie a scoppio

Due gare e una certezza: sarà difficilissimo andare a prendere la Red Bull RB19. La nuova monoposto di Adrian Newey sembra avere tutti i pregi del modello precedente, più i suoi, costituendone l’armonioso e telescopico sviluppo.

Prestazioni, efficienza e affidabilità nelle giuste dosi, più la capacità miracolosa e sistemica di far lavorare le sospensioni ponendo la vettura su un immaginario binario. Come fosse un treno ad alta velocità rispetto alle rivali, le quali, in proporzione, paiono un regionale accelerato. Con la Ferrari che volendo essere Freccia per ora è solo Rossa, la Bottega Verde dell’Aston Martin nel ruolo di sorpresa e la Mercedes ancora in serie nera. Detta in due parole, la sentenza non è definitiva ma chiara nel dispositivo: la F.1 2023 ha già una regina ed è la stessa dell’anno prima, con la differenza che l’insediamento al trono stavolta è avvenuto dal primo GP.

Paventando il rischio, per dirla alla George Russell, di assistere a ventinove potenziali processioni laiche, tra Gp e sprint race, con la patrona davanti e gli altri alle spalle, punto.
E allora quale sarà il senso del mondiale più lungo della storia, accoppiato a quello che sembra tanto il verdetto sportivo più fulmineo e paralizzante? Chiaro, è presto per tirare conclusioni, perchè la F.1 è diversa dagli scacchi, non è un puro sfogo d’energia mentale con fattori collaterali azzerati. Nel Circus le variabili restano tante e può sempre capitare qualcosa d’inatteso, a mutare lo scenario. Anche se in una F.1 priva di test in pista, calmierata dal budget cap e modificabile solo dal lavoro al simulatore risulta ben difficile sovvertire da una gara all’altra i valori in campo.

Intanto sembra che ci sia dell'aria infuocata all'interno dei tre top team. Tra Hamilton e Russell (Mercedes), Leclerc e Sainz (Ferrari), e Verstappen e Perez (Red Bull) la temperatura interna della sfida da e? sempre piu? infuocata, anche se la supremazia attuale di Max non sembra certo in dubbio...

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