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Altra vicenda rappresentativa del clima difficile nel team, con le rivelazioni di Jos Verstappen sul dietrofront in merito ai run dimostrativi al GP d'Austria
28 giu 2024
Rinfocola la polemica in casa Red Bull. E ricorda come lo scontro interno al team tra più protagonisti sia tutt'altro che sanato.
Nel week end del GP d'Austria si registra un altro atto in quella che è diventata una necessaria sopportazione reciproca tra Jos Verstappen e Christian Horner.
Nel Gran Premio di casa per Red Bull, è prevista - tra le attività a contorno - la parata di monoposto storiche. Jos Verstappen avrebbe dovuto guidare la Red Bull RB8 del 2012, ma non sarà così.
A svelare i retroscena del passo indietro è lo stesso Verstappen, che al De Telegraaf ha raccontato: "Negli ultimi giorni ho sentito da diverse voci, dicevano che Christian Horner avesse fatto tutto il possibile per assicurarsi che io non guidassi e, se non fosse accaduto, nulla avrebbe dovuto essere ripreso.
Allora ho pensato: dimmelo in faccia. Trovo questi modi di fare molto deludenti, non deve essere così a mio avviso".
Dall'altra campana, agli inglesi del Mirror, un portavoce Red Bull ha smentito la vicenda e ricostruzione dei fatti fornita da Jos Verstappen.
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Resta il dato di fondo di un contrasto continuo, diventato manifesto con la vicenda che ha coinvolto Horner, reo di una condotta non appropriata con una dipendente di Red Bull. Da lì alla fuga di messaggi e immagini sulla vicenda, nel week end del Bahrain, fino all'uscita di Jos, pubblica e netta, con la quale chiedeva a Horner di farsi da parte per non distruggere Red Bull.
Scenari sui quali si sommano le difficoltà tecniche della RB20, chiamata a migliorare e rispondere a una concorrenza, della McLaren, in forte crescita e arginata solo da un superlativo Max Verstappen.
In questo quadro si inseriscono le vicende di mercato, con Mercedes che resta alla finestra e lavora per strappare Max a Red Bull.
L'obiettivo realistico può essere il 2026 ma un precipitare ulteriore dei rapporti in squadra, insieme a una crescita che Mercedes dovesse dimostrare essere solida, reale e costante, potrebbero, chissà, aprire clamorosi (e improbabili) ripensamenti a dispetto della conferma - da parte di Max e Horner - di un 2025 da accasato in Red Bull.
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