GP Azerbaijan: la Ferrari cerca riscatto sulla pista prediletta da Leclerc

GP Azerbaijan: la Ferrari cerca riscatto sulla pista prediletta da Leclerc© Getty Images

La casa del Cavallino si presenta a Baku dopo un mese di lungo lavoro del quale vedremo i frutti soltanto ad inizio estate. Sul cittadino azero, che da sempre dispensa colpi di scena, Leclerc e Sainz motivatissimi. Il format innovativo, con un solo turno di prove, rende inutile l'anticipo di novità tecniche e potrebbe favorire la reattività del determinatissimo monegasco

Alessandro Gargantini

27.04.2023 09:34

Il mondiale si sposta sulle rive del mar Caspio e fa visita con un format innovativo al circuito cittadino di Baku, estremo ed unico nelle sue caratteristiche, dove una parte portuale velocissima si alterna ad un tratto cittadino lento. Caratteristiche contrapposte che impongono ai tecnici equilibrismi in termini di assetto per arrivare ad una sorta di compromesso con il quale non tutti i piloti riescono a convivere al meglio e che, puntualmente, tende ad esaltare chi ha maggior talento naturale, una fulminea capacità di interpretare le caratteristiche della pista e portare la propria monoposto al suo limite. A rendere ancora più incerto il quadro generale, quest’anno il mondiale proporrà sul velocissimo tracciato cittadino la Sprint Race del sabato ed un programma inedito, che prevede un turno di qualifica per ciascuna delle corse ed una drastica contrazione del numero di turni di prove libere. Ci sarà un solo turno di prove libere, con due sessioni di qualifica, una con il formato classico che avrà luogo il venerdì pomeriggio e definirà la griglia di partenza del gran premio, ed una con un formato innovativo, Sprint ShootOut che varrà per la corsa breve. Quel che appare chiaro è che la drastica contrazione del tempo a disposizione per le prove tenderà ad aiutare i piloti più talentuosi ed istintivi, creando le condizioni affinché si possa verificare qualche sorpresa. Sarà dunque un fine settimana che si preannuncia all’insegna dell’incertezza, dove vale la tripla e tutto, potenzialmente, può accadere.

LECLERC PUNTA ALLA SVOLTA

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In casa Ferrari, l’appuntamento di Baku è particolarmente atteso da Charles Leclerc, dato l’ottimo feeling che il monegasco ha sempre trovato con la pista azera, dove ha avuto anche un duro contatti contro le barriere in qualifica nel 2019 quando la pole position era alla portata, ma ha anche vissuto alcune delle giornate più emozionanti della sua carriera. Nel 2017, il monegasco colse un perentorio successo in Formula 2 all’indomani della morte di papà Herve, mentre l’anno dopo il pilota del Principato ghermì i suoi primi punti nel mondiale con la Sauber. Sempre a Baku, Leclerc ha ottenuto la pole nel 2021 e l’anno scorso, quando un problema alla power unit lo ha costretto al ritiro dopo venti tornate, era al comando del gran premio. Con Sainz fuori dai giochi dopo nemmeno dieci passaggi a causa di un problema idraulico, il fine settimana della Rossa dodici mesi fa si chiuse dopo nemmeno metà corsa. Anche per questo motivo, la Casa del Cavallino quest’anno avrà una particolare fame di riscossa. Se è vero che la corsa azera è garanzia di colpi di scena e sorprese, sulla roulette di Baku in molti sono pronti a puntare su una prova di alto livello del sedici rosso, considerando il feeling del monegasco con la pista azera e la sua voglia di riscatto dopo il complicato inizio di stagione. Su una pista sui generis come quella azera è sempre meglio non porre limiti alla provvidenza, ma c’è da scommettere che Charles punti a riprendere la leadership degli inseguitori di Verstappen, mettendo alle sue spalle le due Mercedes e le Aston Martin. Proprio come al debutto di Sakhir, quando fu tradito da un problema di affidabilità. In un fine settimana caratterizzato da un solo turno di prove, la capacità di adattamento e la velocità del monegasco di trovare velocemente il limite del pacchetto che ha a sua disposizione potrebbe costituire un grosso valore aggiunto. Su una pista cittadina Leclerc potrebbe avere a che fare con il ritorno di Perez, in difficoltà a Melbourne dopo l’uscita in qualifica che ha costretto il messicano a prendere il via dalla corsia box. Il pilota di Guadalajara è, come del resto Leclerc, uno specialista dei circuiti cittadini. Di conseguenza, potrebbero realmente recitare alla perfezione il ruolo di outsiders. Perez sa che le sue fortune sono subordinate a quelle di Verstappen, ma il messicano è sempre pronto a sferrare la sua zampata quando le circostanze lo aiutano. Perez è inesorabilmente destinato a perdere sulla distanza il confronto interno con Verstappen, ma nel singolo gran premio qualche insidia, tollerata dal team, è certamente in grado di portarla, come abbiamo visto, non senza un senso di sorpresa, a Jeddah.

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