GP Emilia-Romagna, l’anteprima: 5 domande verso Imola

Ferrari SF-24 “2.0”: è un all-in?

Definirlo “all-in” sarebbe sbagliato, perché è un concetto che non fa prigionieri: significherebbe ammettere che, in un senso o nell’altro, non ci sarebbe ritorno. E invece così non è: che vada molto bene o molto male, non è che la stagione 2024 della Ferrari finisca qui, né in termini di risultati né di sviluppi tecnici. Però Imola può definirla, la stagione Ferrari: e definirla significa poter avere, dopo il Santerno, una strada chiaramente tracciata per il prosieguo del campionato, sia per gli obiettivi che per le prossime mosse in sede di sviluppi.

È normale che le aspettative si siano impennate, perché la Rossa è stata sei gare senza portare la minima novità sulla macchina, per cui se hai aspettato la settima gara della stagione, significa che il pacchetto è necessariamente grosso. Poi vedremo quanto sarà competitivo, con aspettative che devono tenere conto il parametro del “livello visivo”: un grande cambiamento per forme e soluzioni non significa per forza di cose anche grande passo avanti, perché l’elemento più importante di tutti, il fondo, è quello che nessuno potrà vedere (almeno che qualche gru non “sollevi” una delle SF-24 eventualmente ferma in pista).

La SF-24 avrà profondi aggiornamenti, ma non è che gli altri staranno a guardare. E questo è bene tenerlo a mente, soprattutto in caso di prestazione, magari, non clamorosamente positiva. Da par loro però a Maranello puntano molto su queste novità, e come detto queste tracceranno la via per il resto del 2024: in caso di esito positivo è chiaro che possa venire l’acquolina, mentre in caso di esito negativo sarebbero ridimensionate le ambizioni. In qualunque caso però sarà bene non perdere la lucidità e l'equilibrio: questo è un mondiale lungo, ci sarà molto lavoro da fare a prescindere da Imola.

Verso Imola: come cambia la Ferrari SF-24

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