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Miglior tempo di Leclerc nella seconda sessione di prove libere del GP dell'Emilia-Romagna, la quale ha messo in evidenza una Ferrari e anche una McLaren molto buone, mentre Red Bull non è parsa al top
17 mag 2024
Il venerdì di Imola si conclude con Charles Leclerc davanti a tutti. Dopo il miglior tempo conquistato nelle libere 1, il monegasco della Ferrari si è ripetuto nel secondo turno, nel quale ha concluso davanti a Piastri e Tsunoda. Sainz 6° davanti a Verstappen.
La Ferrari del venerdì di Imola ha dato l'impressione di essere davvero molto buona a partire dal comportamento sul giro secco, con Leclerc che ha chiuso in 1'15"909, unico a scendere sotto il muro dell'1'16". Il primo inseguitore è stato Piastri (+0"192), mentre al terzo posto si è issato un sorprendente Tsunoda, attardato di 38 centesimi. Distacchi dunque piuttosto elevati rispetto al solito sul giro secco: Hamilton ha pagato 0"391, Russell 0"405, Sainz 0"517 e Verstappen 0"541. Assente all'appello Norris: l'inglese della McLaren stava andando piuttosto forte, ma ha sbagliato in uscita dalla Rivazza 2 e non ha concluso il giro, ma prima dell'errore sarebbe stato in cima alla lista dei tempi con Leclerc.
Piuttosto particolare il caso di Verstappen: come nelle libere 1 l'olandese della Red Bull è stato molto competitivo nei settori 1 e 3, mentre ha fatto fatica nel tratto centrale, segno di un bilanciamento e forse di un livello di carico non ottimale. Sin dal primo turno il campione in carica sta facendo fatica lì, e ciò significa che il lavoro sul set-up avviato nelle FP1 non è ancora completo. Particolarmente difficile trovare il bilanciamento per la RB20, soprattutto su gomma morbida: in quel caso la vettura di Milton Keynes soffre moltissimo sull'anteriore, da qui le difficoltà nel tratto centrale.
Sul passo gara è sembrata riproporsi la sfida tra Ferrari e McLaren. La SF-24 e la MCL38 sono parse avere un buon passo gara, con il team di Woking che ha scelto di diversificare il lavoro montando la hard a Piastri, mentre gli altri hanno puntato a raccogliere dati con la gomma media. Tra le due vetture c'è stato un buon equilibrio, con Mercedes lì ad osservare con qualche lampo a livello di "giro veloce". La Red Bull invece è stata un grande enigma: Verstappen ha chiesto un cambio di assetto dopo l'ultimo tentativo a serbatoi vuoti e questo è costato tempo, per cui Max ha cominciato tardi il lavoro sui long run. Quando ha girato con più benzina, i suoi tempi sono stati piuttosto alti (Perez era mediamente più competitivo, e non di poco) e soprattutto la sequenza è stata molto inframezzata da giri macchiati dal traffico, per cui al termine del venerdì risulta veramente difficile decifrare questa RB20.
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