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Russell vorrebbe una prima variante diversa a Monza

Secondo il pilota Mercedes, lo spazio della via di fuga non è sufficientemente penalizzante e offre ampi margini per azzardare manovre di attacco

Russell vorrebbe una prima variante diversa a Monza
© Getty Images

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

5 set 2023 (Aggiornato alle 10:12)

Con l'intervento attuato nel 2000, Monza ha registrato la nona variazione della tracciatura nei suoi 101 anni di storia. Edizione del 2000 che vide - tra i molti fatti, anche tragici per la scomparsa del commissario Paolo Gislimberti alla Roggia - l'esordio della configurazione attuale della prima variante. 

Addio alla doppia chicane introdotta nel 1976 per far posto a una singola variante e molto più chiusa in entrata. Un passaggio più lento rispetto al passato, fatto di vie di fuga in ghiaia episodi rimasti nella storia di Monza.

Sul disegno della via di fuga della prima variante si è espresso George Russell, considerandolo un passaggio poco penalizzante per i piloti. 

Russell che in due occasioni ha mancato la variante, in gara, domenica scorsa. Quella in battaglia con Ocon è costata anche una penalità di 5".

L'azzardo necessario per l'undercut

"Sapevo che avrei dovuto sfruttare al massimo il giro d'uscita e sono uscito dai box appena dietro o appaiato a Ocon. Sapevo che, se fossi rimasto dietro, l'opportunità di fare l'undercut sui piloti davanti sarebbe svanita. Così, ho attaccato curva 1, sapendo che c'era la possibilità di mancare la curva ed è quel che è successo.

A Monza è un peccato che in curva 1 ci sia sempre una situazione da 'uscita libera di prigione' con la via di fuga. Questo dà ai piloti, specialmente quando battagliano, la possibilità di mancare la curva. Mi piacerebbe vedere, in futuro, una modifica", le parole di Russell.

Variante che arriva in fondo a un dritto da 350 km/h ed è oggi la migliore, se non unica, opportunità per un attacco alla posizione. In passato, con la ghiaia nella via di fuga, gli episodi celebri e decisivi per la gara non sono mancati, spessissimo frutto di incidenti. Come quello tra Senna e Schlesser nel 1988 o il ritiro di Mika Hakkinen nel 1999. Fino al rischio corso tra le due varianti da Schumacher, nel 1996 della prima vittoria a Monza con la Ferrari.

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