Brown e Stella commentano la posizione di sfida a entrambi i campionati, che richiede scelte a tutela di Norris: "Crediamo nella filosofia di due numeri 1"
Altro episodio e a capo, tra quelli da iscrivere al libro delle occasioni mancate, sprecate, comunque da leggere in negativo nel bilancio McLaren. La monoposto è super, non si discute. La capacità di sviluppo del team, pure. Manca la finalizzazione, "l'uomo d'area" che non importa come, con quale estetica, ma sia sempre lì per mettere la palla in rete.
Lando Norris conta 6 pole all'attivo senza averne tramutata una in leadership del Gran Premio dopo il via. Piastri a Monza si gioca la posta in palio, fa un attacco magistrale alla Roggia e corre per vincere. Il capolavoro, però, è di Leclerc e della Ferrari. Una sosta, come storia imporrebbe nell'Autodromo, e via in trionfo.
McLaren è sì in scia a Red Bull nel mondiale Costruttori, tuttavia, nel Piloti - dove la sfida è da considerare ugualmente aperta, vista la crisi Red Bull -, Norris recupera 7 punti su Verstappen e resta a 62 di distacco con 8 gare da disputare.
C'è una gestione dei piloti che McLaren deve iniziare ad attuare, se davvero vuole massimizzare le opportunità di mettere in discussione la conferma di Verstappen nel mondiale.
Nel dopogara di Monza, Zak Brown ha commentato l'attacco di Piastri definendolo "una mossa aggressiva. La partenza di entrambi è stata fantastica ed era quello di cui avevamo parlato: mettersi in qualche modo in scia all'altro e assicurarsi che non si inserisse nessun altro.
Penso che Lando sia stato un po' colto di sorpresa da quella mossa, pensando di procedere con una doppietta e provare ad aprire un distacco sugli altri. È qualcosa di cui parleremo".
Spiega, invece, il contenuto dell'indicazione "liberi di correre ma entro le Papaya rules". "Le regole Papaya vuol dire che corri contro il tuo compagno di squadra: corri duramente, corri in modo pulito, non arrivate al contatto. Che è quanto successo. È stato un sorpasso aggressivo e ne parleremo, al muretto è stato un momento snervante, però si tratta davvero di rispettare il tuo compagno di squadra, le Papaya Rules.
Lando è uscito male da quella curva e, anche se sarebbe stato bello vederli procedere in doppietta più a lungo, non sono arrivati al contatto, c'è stata una mossa aggressiva ma pulita", commenta il gran capo di McLaren Racing.
Tra Norris e Piastri ci sono 44 punti ed è Lando a coltivare speranze di titolo. Che fare nelle prossime gare? "Sono due piloti giovani che vogliono vincere e noi abbiamo sempre creduto nella filosofia di due numeri uno. È sempre stato il modo in cui ha corso la McLaren e può diventare difficile da gestire, l'abbiamo visto con Senna e Prost.
Piastri e Norris vanno d'accordo e corrono in modo pulito l'uno contro l'altro. È una domanda filosofica, chiedersi se sei un team da una macchina numero 1 o da due macchine alla pari. La cosa più facile per Lando sarebbe correre e allungare in testa, senza mettere il muretto nelle condizioni di prendere decisioni difficili. Però, Andrea e io prenderemo la cosa una gara alla volta".
Stella che, chiamato in causa sul tema, ha aggiunto: "Dobbiamo riconoscere che non siamo in corsa solo per il campionato Costruttori. Con le prestazioni che abbiamo al momento e alcune difficoltà di Red Bull, è assolutamente possibile anche correre per vincere il titolo Piloti.
Entrambi i nostri piloti hanno matematicamente la possibilità di farlo, però Lando è nella posizione numericamente migliore e stiamo lottando contro Max Verstappen. Quindi, se vogliamo dare un supporto a un pilota, dobbiamo prendere quello nella posizione migliore".
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