GP Olanda: succede di tutto, ma vince Verstappen. Podio per Alonso e Gasly, Sainz 5° e Leclerc ko

GP Olanda: succede di tutto, ma vince Verstappen. Podio per Alonso e Gasly, Sainz 5° e Leclerc ko© Getty Images

Una domenica di passione a Zandvoort, dove la pioggia la fa da padrona, ma non è abbastaza per fermare Verstappen, che vince davanti ad Alonso e Gasly. Sainz è 5°, Leclerc ritirato

Presente in

27.08.2023 ( Aggiornata il 27.08.2023 17:34 )

Una domenica di passione a Zandvoort, con pioggia ad intermittenza a rendere caotico il GP d'Olanda. Alla fine, ha vinto Verstappen davanti ad Alonso e Gasly, Sainz salva il salvabile nella domenica del ritiro di Leclerc.

Partenza: piove al momento del via!

Scelta praticamente univoca in griglia di partenza per quanto riguarda la gomma da utilizzare al via: 19 piloti su 20 optano per la soft, con Hamilton l'unico a scattare con gomma media. Gomma morbida pure per Magnussen, che prende il via dalla pit-lane dopo gli interventi sulla sua vettura.

Allo spegnimento dei semafori succede l'incredibile: inizia a scendere la pioggia, che si intensifica nel corso del primo giro. Verstappen, davanti, prosegue su Norris e Russell, mentre nelle retrovie Perez, Zhou, Gasly, Leclerc, Tsunoda, Lawson e Magnussen vanno ai box già al termine del primo giro per mettere l'intermedia. Perde tempo Leclerc, che non trova i meccanici pronti: una decina di secondi persi per il monegasco della Ferrari. La chiamata, tuttavia, è giusta: al secondo giro piove ancora di più ed anche gli altri devono fermarsi ai box, cosa che permette a Perez di portarsi al comando ed a Leclerc di risalire in quarta posizione.

Quando tutti vanno ai box (tra gli ultimi Norris e Russell, chi resta su slick invece è Albon, Piastri, Bottas, Hulkenberg e Sargeant) la classifica dice: Perez, Zhou, Gasly, Verstappen, Leclerc, Alonso, Sainz, Tsunoda, Magnussen ed Ocon, questi i primi dieci. Nei primi giri Max risale subito fino alla seconda posizione, fa fatica invece Leclerc, rallentato da un'ala anteriore danneggiata al via: per questo passano Alonso e Sainz.

Di nuovo asciutto, poi safety car

Dopo una decina di giri, la pista però è già asciutta, e dunque si registra una riconversione alla gomma da asciutto. La Red Bull ferma prima Verstappen e questo gli consente di fare undercut su Perez, che al momento della sua sosta si ritrova in seconda posizione: bravo comunque Max che stava girando molto più forte di Checo. Perde altro tempo Leclerc, costretto a cambiare l'ala: sosta di 10"2  e 13° posto. Intanto arrivano delle penalità: 10" a Lawson per impeding, 5" a Gasly per eccesso di velocità in corsia box.

Altro scossone al 16° giro dei 72 previsti: Sargeant finisce a sbattere ed è inevitabile la safety car. Altro scombussolamento della classifica, tra chi si ferma di nuovo ai box e chi no: la classifica dice Verstappen, Perez, Alonso, Gasly, Sainz, Zhou, Magnussen, Albon, Ocon, Tsunoda, Norris, Leclerc, Hamilton, Piastri, Bottas, Hulkenberg, Lawson, Russell e Stroll. Su gomma media Zhou, Bottas, Hulkenberg, Lawson e Stroll, su hard Russell, tutti gli altri su soft.

Si riparte: Max al comando

Cinque giri di safety car, poi è ripartenza: nessun problema per Verstappen che gestisce la prima posizione, si deve difendere Perez da Alonso così come Gasly da Sainz. Nei primi chilometri di gara Albon e Ocon si sbarazzano di Magnussen, mentre Leclerc fa fatica: alla sua macchina mancano 10 punti di carico dopo il precedente contatto. Non a caso, Charles viene passato al 26° giro sia da Hamilton che da Piastri.

A metà gara, Verstappen conduce con 5" di margine su Perez, seguito a sua volta da Alonso, distante circa 4", mentre Sainz è ancora quinto alle spalle di Gasly. Giornata difficilissima invece per Leclerc, 15° dopo 36 dei 72 giri in programma dopo aver subìto il sorpasso anche da parte di Hulkenberg e Russell. Poco dopo, arriverà anche il sorpasso di Bottas. Qualche passaggio più tardi, in concomitanza con la seconda sosta di Sainz (giro 41), Leclerc si ritira: inutile continuare a girare in quelle condizioni.

Seconda tornata dei pit-stop, Sainz passa 3° ma per poco

Scongiurata altra pioggia, arrivano l'ultima tornata dei pit-stop: in successione vanno dentro Sainz, Norris, Ocon, Albon (che effettua la sua prima sosta dopo ben 44 giri), Perez, Hamilton, Gasly. Essendo Gasly costretto a scontare 5" di penalità, lo spagnolo della Ferrari riesce a portarsi in quarta posizione, sopravanzando l'Alpine. Inaspettatamente, un pit-stop lento in casa Aston Martin con Alonso apre a Sainz le porte della terza posizione, mentre fila liscia la sosta di Verstappen, che effettua la sua sosta al giro numero 49.

La speranza per il ferrarista però dura poco: Alonso ricuce immediatamente ed al giro 52 è già davanti al connazionale, passato sul rettilineo principale senza possibilità di replica.

Chi crolla invece è Tsunoda: stoico a restare in pista con gomme vecchie, ma a poco a poco viene passato da tutti, uscendo dalla zona punti. Nel frattempo da segnalare il bel sorpasso all'esterno di curva 1 di Albon ai danni di Russell, per una manovra simile tra Hamilton e Norris per la nona posizione, con Lewis che passa davanti a Lando.

Hamilton prosegue nella sua rimonta passando Ocon e Russell, issandosi al 7° posto, mentre dopo qualche giro di difesa Sainz deve arrendersi a Gasly, che si prende la quarta posizione.

Ancora la pioggia!

A circa 10 tornate dal termine, ancora pioggia battente: tutti ai box perché non si può fare altrimenti, con qualche altro cambiamento in classifica. Verstappen resta al comando nonostante una sosta arrivata una tornata dopo rispetto a Perez (che però perde tempo in piazzola per una chiamata praticamente improvvisa). Ocon è l'unico ad azzardare la full wet, ma sono condizioni critiche: in curva 1 va dritto Perez, che perde la posizione su Alonso.

Bandiera rossa

La pioggia si intensifica talmente tanto che anche le Red Bull optano per le full wet, proprio negli istanti in cui Zhou finisce a sbattere in curva 1. Situazione talmente difficile per la tantissima pioggia che la direzione gara espone la bandiera rossa. Curiosamente, Perez stava giusto uscendo dai box e si è visto stoppato dal semaforo rosso in fondo alla pit-lane.

Si riparte per gli ultimi giri

Dopo uno stop piuttosto lungo, la direzione gara decide di ripartire per gli ultimi 8 passaggi (la gara era stata interrotta quando erano stati completati 64 giri su 72). La gomma, da utilizzare obbligatoriamente, è quella dell'intermedia, come imposto dai commissari. 

La scelta è quella di due giri dietro alla safety car prima della partenza lanciata: dunque, quando si torna in condizioni di gara, ci sono 6 giri da percorrere prima della bandiera a scacchi. Al momento della bandiera verde, non sbaglia Verstappen che resta al comando, seguito da Alonso e Perez, mentre nelle retrovie è lotta tra Norris e Russell fino a quando George non ha la peggio per un problema.

Condizioni critiche per tutti, soprattutto per Perez a cui vengono assegnati 5" di penalità per eccesso di velocità in corsia box. Mentre Checo prova a guadagnare margine su Gasly per salvare il podio, Hamilton prova in tutti i modi a passare Sainz, che si aggrappa alla quinta posizione. Va così a vincere Verstappen davanti ad Alonso e Perez, che però scende dal podio a favore di Gasly, 4° sul traguardo ma terzo in virtù della penalità del messicano. Il 5° posto è di Sainz davanti ad Hamilton e Norris, a punti Albon, Piastri e Ocon.

Ordine d'arrivo

Gara


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi