A Silverstone, pista dove l'efficienza aerodinamica ed energetica sono la chiave della prestazione, arrivano le gomme Pirelli modificate: la casa giura che non ci saranno differenze, ma l'ultima parola spetterà alla pista
E alla fine eccoci arrivati al momento della verità. Silverstone sì, che ha molto da dire. Non che non ci siano stati elementi tra Canada e Austria, soprattutto dopo il passaggio a vuoto di Barcellona. Ma è in Inghilterra che la Ferrari deve dimostrare, innanzitutto a sé stessa, di essersi messa alle spalle le grandi carenze tecniche che hanno affossato le ambizioni della SF-23.
La vettura 2023 di Maranello, ormai è cosa nota, ha sofferto di instabilità aerodinamica e di degrado gomme eccessivo, in un punto d'incontro tra meccanica e aerodinamica mai facile da trovare sulla SF-23. Macchina dalla complessa messa a punto e dal comportamento a volte addirittura ignoto, almeno fino a Barcellona. Perché Barcellona, galleria del vento a cielo aperto, per quanto non sia stata una tappa felice per la Rossa è stata comunque una tappa formativa, forse decisiva. Al fine settimana di gara si sono aggiunti i test con la Pirelli e proprio sfruttando le cinque giornate complessive (le tre del weekend più i due giorni di test) in pista il Cavallino Rampante pare essere venuto a capo dei problemi. Magari non del tutto risolti, ma almeno compresi: ed era questo l'aspetto principale per poter andare avanti.
Dalla Spagna in poi la Rossa ha fatto un passo in avanti a livello di conoscenza della propria vettura, sbloccando del potenziale ricorrendo ad assetti differenti. In pratica, si è capito come indirizzare le regolazioni della vettura per farla funzionare meglio. Il resto è venuto con gli aggiornamenti, che costituiscono una base per il futuro. Canada e Austria, tra tipologia di pista e temperature non eccessivamente elevate, hanno fatto il resto, ma è con una moderata fiducia che la Ferrari vola in Inghilterra.
Difficile chiarire le ambizioni della SF-23 per Silverstone, soprattutto considerando una lotta alle spalle della Red Bull piuttosto serrata. Ma contrariamente a poche settimane fa, la Rossa può sperare di far bene anche in Inghilterra e questo è già qualcosa. Una pista "front limited", fino a poco tempo fa un terreno di sfida quasi insormontabile per la Rossa, adessa diventa banco prova stuzzicante: se la macchina venisse promossa anche nel Northamptonshire, a Maranello avrebbero di che rasserenarsi, perché vorrebbe dire essere usciti dall'ombroso tunnel tecnico di inizio stagione. E sarebbe certamente una grande notizia.
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