GP Gran Bretagna: i 5 temi del fine settimana

GP Gran Bretagna: i 5 temi del fine settimana© @RedBullRacing

E' una F1 dove i valori cambiano di domenica in domenica, questa, ma non quelli del più veloce, con Max Verstappen di nuovo vincitore e la Red Bull all'11° affermazione consecutiva

10.07.2023 ( Aggiornata il 10.07.2023 11:24 )

Salvate il soldato Perez

Il suo è il posto più ambito, ma anche il più scomodo di tutti. Nella storia ce ne sono stati tanti: Berger, Barrichello, Bottas. Tutti buoni piloti, tutti a bordo della miglior macchina del momento ma anche tutti, inevitabilmente, condannati al ruolo di gregari, perché i vari compagni di squadra lasciavano solo le briciole ed a volte nemmeno quelle. E' la dura vita di chi sale a bordo della monoposto migliore ma con accanto un pilota fenomenale. Senna, Schumacher ed Hamilton una volta, Max Verstappen oggi.

Nello sport, soprattutto quello moderno, dove le emozioni sono amplificate e corrono veloci di bocca in bocca o di social in social, la tenuta mentale è fondamentale. E Sergio Perez, purtroppo per lui, pare averla persa. Nelle sue tre stagioni in Red Bull, questo èil suo momento più difficile. Si è sempre un po' perso nell'estate, ma con motivazioni differenti: nel 2021 aveva la scusante di una vettura che Max conosceva molto meglio di lui, mentre nel 2022 la squadra pasticciò un po' con gli aggiornamenti e lui si perse. Ci fu l'aggiornamento di Silverstone che non convinse pienamente la squadra di Milton Keynes e nemmeno i piloti: Max scartò il nuovo fondo e lui no, e per qualche tempo fece fatica con gli assetti prima di raddrizzare il tiro nel finale di stagione. Dodici mesi fa era dunque un problema di natura tecnica, non psicologica come invece si sta profilando adesso. Senza fare piscologia spicciola, sono conclusioni cui si giunge confrontando le interviste di un anno fa con quelle di adesso. Oggi, sembra che nemmeno Sergio Perez sappia spiegarsi come mai, con una vettura ben più dominante, stia vivendo una situazione da pilota di bassa classifica.

Sta venendo fuori, per l'ennesima volta, la differenza che si ha tra i fenomeni ed i buoni piloti. La RB19 è certamente la miglior macchina, ma senza Verstappen rischierebbe di passare per una buona macchina anziché il gioiello che è. Questo perché, probabilmente, a volte è troppo semplicistico parlare di “super macchina”: a volte è più giusto parlare di vettura dal gran potenziale. E' una differenza sottilissima, ma forse corretta: ci sono macchine con cui il pilota può andare al limite da subito e macchine più difficili da portare a questo limite. Evidentemente, la RB19 sta ricalcando la storia recedente della RB18: andando avanti nella stagione, alza l'asticella e questo vale anche per gli stessi piloti. Max riesce ad arrivarci a questo limite, Checo molto meno. E vengono fuori le differenza che vediamo.

Tra un Verstappen che dice di voler vincere il Costruttori da solo, tra un Marko che ammette candidamente come a salvare Perez in questo momento sia solo la mancanza di una vera alternativa, tra un box dove si vince ogni domenica ma sempre con la stessa macchina, per Sergio Perez non è un periodo facile. E' nella situazione, paradossalmente, più scomoda di tutti: il 2° posto, per lui, combacia sia con il minimo che con il massimo. Impossibile battere Max, ma al tempo stesso gli si chiede di battere tutti gli altri data la monoposto a disposizione: è una posizione scomoda nella quale ritrovarsi. Poi, è vero che lui sta facendo poco per aiutarsi: sabato ha avuto la piccolissima scusante di essere uscito per primo a fare il tempo all'ultimo tentativo del Q1, su una pista che si stava continuamente migliorando. Qualcosa ha pagato, ma Albon, dietro di lui, la macchina in Q2 ce l'ha messa eccome. Gli manca feeling, a Sergio, soprattutto in qualifica: e questo basta per metterlo in difficoltà un sabato sì e l'altro pure.

Nelle ultime sei gare, quelle che hanno messo il turbo a Max (che le ha vinte tutte), Sergio ha fatto appena due podi ed ha raccolto 51 punti. Meno di Alonso ed Hamilton e non molti di più di Russell, Leclerc e Sainz. E siamo già a cinque esclusioni consecutive dal Q3. Serve, per forza di cose, ritrovare il bandolo della matassa e ripartire. O forse serve solo staccare un po': magari, una bella vacanza, in questi casi è la miglior medicina che ci sia.

La classifica Piloti


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