GP Gran Bretagna: i 5 temi del fine settimana

GP Gran Bretagna: i 5 temi del fine settimana© @RedBullRacing

E' una F1 dove i valori cambiano di domenica in domenica, questa, ma non quelli del più veloce, con Max Verstappen di nuovo vincitore e la Red Bull all'11° affermazione consecutiva

10.07.2023 ( Aggiornata il 10.07.2023 11:24 )

Max forza 99

Per essere Silverstone, a dirla tutta, ha dominato anche meno del previsto. Una pole all'ultimo tuffo, meno di 4” guadagnati nei 14 giri dopo la safety car. Per chiamarsi Max Verstappen e per essere su una Red Bull RB19, si potrebbe obiettare che ha vinto sì, ma senza dominare. E sarebbe proprio qui che cadremmo in errore.

Di base sì, non è stato un dominio come quello visto su altre piste. Per essere Silverstone, pista veloce da curvoni veloci, ovvero il terreno di caccia prediletto da questa Red Bull, i distacchi sono stati più contenuti del previsto. Ma andando un po' al di là dei freddi numeri finali (ovvero oltre gli 0”241 di vantaggio in qualifica ed i 3”798 di vantaggio sul traguardo), non è difficile scoprire che Max Verstappen in Inghilterra ha soprattutto controllato. Su una pista veloce, contrariamente a quanto si può pensare, fare la differenza è più difficile rispetto ad una pista tortuosa, con molte curve lente. Ecco perché i distacchi, alla fine, sono parsi piuttosto contenuti, anche guardando tutto il resto della griglia. Ma non scordiamoci che Max, prima della safety car, aveva un margine che si apprestava ad abbattere il muro del 10”, e che al primo giro dopo la safety car ha dato uno strappo di quasi 2”. Aveva la soft, contro la hard di Norris, che nel frattempo doveva pure guardarsi da Hamilton: ecco perché il distacco al primo giro lanciato è stato così enorme. Ma quando Max spingeva, spingeva: ed anche a Silverstone non ce n'era per nessuno.

Non ce n'era per nessuno, nemmeno per un Perez sempre più in crisi e ormai scivolato a 99 punti di ritardo in classifica generale. Troppo particolare la situazione di Checo per parlarne qui ed ora, merita un capitolo a parte perché in questo momento la sua faccia è l'unica che stona in un garage in cui non si fa altro che brindare alle vittorie. Sono infatti 11 di fila, in casa Red Bull: eguagliato l'incredibile primato della McLaren del 1988, quella a cui come record solitario resta solo quello del maggior numero di successi di fila da inizio stagione. Red Bull è a 11 consecutive ed a 10 da inizio anno: le serve vincere a Budapest per fare il record assoluto di trionfi consecutivi e pareggiare quello del maggior numero di vittorie da inizio anno. Si concentreranno sui numeri, a Milton Keynes, perché sanno benissimo di lottare contro sé stessi. Così come Max, che nel fine settimana inglese scherzava (ma mica tanto) sul fatto di poter vincere il titolo Costruttori da solo. In questo momento, anche senza i 156 punti di Perez, Max sarebbe agevolmente davanti: i suoi punti sono 255, quelli della Mercedes 203.

Red Bull e Max Verstappen correranno contro sé stessi per tutto il resto dell'anno, quando prevedibilmente andranno a spostare tutta la loro attenzione sul progetto 2024. Un progetto che avrà radici profonde con la RB19, motivo per cui proseguire con un minimo di sviluppo anche in questa stagione può avere un senso. La legge dei grandi numeri dice che prima o poi arriverà una gara pazza: è l'unica speranza per vedere qualche colore diverso in cima al podio, perché altrimenti si fa fatica ad immaginare un vincitore diverso che non sia Max Verstappen. In qualunque condizione.

Verstappen: "Incredibile fare 11 vittorie consecutive"


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