GP Spagna, l’anteprima: 5 domande verso Barcellona

GP Spagna, l’anteprima: 5 domande verso Barcellona© Getty Images

Due o tre soste? Ma soprattutto: tornerà la "vera" Red Bull? Domande lecite alla vigilia, mentre si attendono altri aggiornamenti sulle vetture. Da notare, inoltre, due particolari statistiche che riguardano il Montmelò

19.06.2024 ( Aggiornata il 19.06.2024 15:56 )

Tornerà la vera Red Bull?

Dipende cosa si intende per “vera”. Se qualcuno pensa che possano riproporsi i distacchi del 2023, oppure anche quelli di inizio 2024, molto probabilmente sbaglia, perché il quadro è mutato e difficilmente si ripresenterà come qualche mese fa. Se invece qualcuno pensa ad una Red Bull complessivamente meno in affanno, allora potrebbe essere sulla strada giusta.

Le difficoltà della Red Bull nelle ultime settimane sono state legate a determinate situazioni. In primis, un pacchetto di aggiornamenti (quantitativamente inferiore rispetto a McLaren e Ferrari) che forse ha complicato la ricerca della messa a punto della macchina, unito alle difficoltà di correlazione tra virtuale e reale: Marko ha parlato di simulatore, ma non è da escludere che ci sia qualcosa da rivedere anche sui banchi prova dinamici che mettono alla prova le sospensioni. Su questi banchi si può valutare il comportamento cinematico e dinamico, ma gli effetti dell’aerodinamica non sono replicabili, motivo per cui possono uscire dati non assolutamente veritieri: e se questi dati sbagliati poi vengono inseriti nel simulatore, il simulatore offrirà numeri sbagliati in uscita proprio perché sono stati forniti dati sbagliati in ingresso.

I punti deboli Red Bull

Non da ultimo, a complicare non poco la vita alla Red Bull è stato, oltre a quanto detto, il correre su piste che esaltavano certi problemi. Se hai difficoltà con il gruppo sospensivo, Miami, Monaco e Montréal sono certamente tra le piste peggiori che puoi incontrare, ed anche Imola qualche grattacapo lo offriva. Che la RB20 comunque abbia qualcosa da mettere a posto con le sospensioni è appurato: non a caso, in Canada, la vettura aveva adesivi proprio per studiare le oscillazioni nel passaggio sui cordoli. 

Da questo punto di vista le prossime gare potrebbero essere meno critiche per loro, proprio perché in esse, a parte forse qualche sezione a Spielberg, il passaggio sui cordoli è un fattore meno incisivo rispetto agli ultimi circuiti. A Barcellona, ma anche a Silverstone, trovare la quadra negli assetti dovrebbe essere meno complicato, fermo restando che ormai McLaren e Ferrari si sono avvicinate, e che la cosa più logica da attendersi è un pacchetto di mischia racchiuso in uno o due decimi. Aggiornamenti permettendo, ma di questo parliamo a parte.

Red Bull guarda le ali di Ferrari e McLaren

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