Wolff: "Red Bull è come una F1 in una griglia di F2"

Wolff: "Red Bull è come una F1 in una griglia di F2"© J.Krenek/Mercedes f1

In Ungheria va in scena l'ennesimo atto di superiorità assoluta del binomio Verstappen-Red Bull. Wolff convinto di una Mercedes seconda forza, Hamilton ha un parere assai diverso

Fabiano Polimeni

24.07.2023 09:34

La vittoria di Max Verstappen in Ungheria, cronometro alla mano, dice di un vantaggio, sul terzetto di inseguitori che hanno lottato per il podio, nell'ordine del mezzo secondo al giro. Ecco, i 33" rimediati da Norris, i 39" presi da Hamilton, arrivano in condizioni di gara che, per Max, sono stati di assoluto controllo. Prova ne è il giro veloce in gara, a dare una misura di quanto, il vantaggio della Red Bull numero 1 sia ben superiore al gap rappresentato dal cronometro.

"È come uno schieramento di macchine di Formula 2 che corrono contro una Formula 1", dice Toto Wolff, provando a rappresentare le differenze oggi in campo, sulla distanza di gara. "Hanno lavorato meglio di tutti gli altri. Fintanto che resti entro i regolamenti, sono loro che hanno lavorato meglio", riconosce a Red Bull.

Mercedes, il potenziale era da seconda forza

C'è una valutazione, però, sulla quale Wolff e Hamilton esprimono visioni diverse. Riguarda il potenziale della Mercedes visto nel GP d'Ungheria.

"Penso che avessimo la seconda macchina più veloce oggi, però il risultato non lo rappresenta. Possiamo dire che, in teoria, eravamo la seconda macchina più veloce ma non abbiamo capitalizzato.

Dovremo esaminare tutto e capire come avremmo potuto fare meglio. Abbiamo visto George recuperare posizioni partendo da molto lontano: ha battuto le Aston Martin, le Ferrari. Dovremo analizzare questa cosa".

Per Lewis, invece, non solo Verstappen era (come prevedibile) impossibile da seguire ma anche le McLaren sono state superiori alla Mercedes. McLaren che trova le conferme attese dopo Silverstone, su una pista e in condizioni di temperatura estremamente temute dal team. Esame superato.

Hamilton: anche McLaren fuori portata

"In partenza ho centrato lo stacco come avrei dovuto, poi però ho avuto del pattinamento e mi sono trovato a subire gli attacchi verso curva 2. Alla fine non importa davvero la partenza, non avevo comunque il ritmo per stare con quelli lì.

Sinceramente non c'è stato un giro che mi sia davvero goduto, la macchina non dava affatto buone sensazioni e, per un qualche motivo, ci è semplicemente mancato il passo", l'analisi di Hamilton.

"Non è andata meglio nel finale, sapevo che non sarei riuscito a prendere Sergio, tantomeno a passare una Red Bull: sono così veloci.

Sabato è stata una buona giornata e raccogliamo gli aspetti positivi, ci manca però ancora molto, al momento, per poter immaginare di vincere".


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