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Il proprietario del team austriaco è morto all'età di 78 anni dopo una lunga malattia, lasciando un impero costruito a partire dal 1984, quando acquistò la ricetta della bevanda che poi avrebbe fatto conoscere in tutto il mondo
22 ott 2022
Dieter Mateschitz è morto. E' stata questa la notizia che ha scosso il sabato pomeriggio texano, perché mentre la F1 si preparava per andare in pista per le qualifiche di Austin il proprietario della Red Bull si è spento dopo una lunga malattia.
Mateschitz, nato a Sankt Marein im Mürzal (Stiria, Austria) il 20 maggio 1944, è stato un visionario che ha rivoluzionato non solo il mondo del marketing ma anche quello dello sport. Laureato a Vienna in marketing, ha compiuto le prime mosse da imprenditore nell'ambito dei dentifrici, e fu proprio in un viaggio di lavoro che scoprì la Krating Daeng, la bevanda che lui, acquistandone la ricetta, avrebbe fatto conoscere in tutto il mondo come Red Bull. Quest'ultima, fondata nel 1984 insieme al socio thailandese Chaleo Yoovidhya (fondatore della Krating Daeng), è poi entrare nel mondo dello sport, toccando qualunque disciplina: automobilismo, motociclismo, calcio, sci e tantissime altre specialità.
Toccante il ricordi di Christian Horner, visibilmente commosso a pochi minuti dalla notizia: "Era un uomo incredibile, gli dobbiamo tutto - ha detto il team principal della Red Bull ai microfoni di Sky -, tutti noi gli dobbiamo essere grati per ciò che ci ha permesso di fare e per ciò che lui ha fatto. Ha dato tanti contributi in tutto il mondo per tantissimi sport. Aveva una grande passione per ciò che facciamo in F1, quello che avrebbe voluto più di ogni altra cosa era che noi andassimo in pista e facessimo del nostro meglio, e noi lo faremo per lui".
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