Ben 18 anni di attesa per riavere una doppietta rossa negli Stati Uniti. Da Schumacher – Massa a Indianapolis a Leclerc – Sainz a Austin. Già 1-2 quest’anno in Australia. I due hanno fatto preoccupare i tifosi per la bagarre nella sprint, con Leclerc a volto scuro alle interviste, ma anche molto sicuro: "è una sprint, so quello che è successo e domani è un’altra storia". Detto fatto. Ha preparato la partenza in modo maniacale, consapevole di quello che Max fa sempre e che ha fatto a lui lo scorso anno sia a Austin che a Las Vegas. Si è messo dietro, ha sicuramente capito quando in modo inspiegabile Lando non ha chiuso la porta a Max è staccato 30 metri prima che la previsione era giusta e zac si è infilato come un’anguilla per poi scivolare via senza poter essere più raggiungibile.

Un ritmo a martello portandosi dietro Carlos, secondo grazie alla strategia perfetta della Ferrari. Charles fa sognare perché è un sognatore e questo i tifosi lo riconoscono e sognano insieme anche a pensare che l’impossibile sia possibile. Per i piloti è tardi poi se Max è questo che non sbaglia un colpo le chance stanno a 0. I costruttori si, un motivo di orgoglio per la squadra di soddisfazione, ma non di gioia assoluta per i piloti. Leader c’è sempre la McLaren che ha fatto un patto con la FIA e seconda c’è la Red Bull che ha fatto un patto con la FIA, terza c’è la Ferrari che ha fatto un patto con la FIA, ma 5 anni fa subendo una discesa negli inferi per due anni, un collasso rispetto ai buffetti con sorrisi per i rivali di quest’anno. Sognare non costa nulla, ma vivere alla giornata, a week end, come ripeto come un mantra da Monaco è la soluzione migliore per non lasciare nulla di intentato e non avere troppo rammarico. Il mondiale costruttori si è allontanato in quel terribile momento da Monaco alla sosta estiva...

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