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La nuova docuserie sulla F1 Academy debutta il 28 maggio: storie, sfide e sogni delle nuove protagoniste del motorsport

Netflix accende i riflettori sulla F1 Academy

Dopo il successo &nbsp;di Drive to Survive, Netflix torna a esplorare il mondo del motorsport con un nuovo progetto: una docuserie interamente dedicata alla F1 Academy, la categoria femminile creata da Formula 1 per promuovere il talento delle giovani protagoniste e avvicinarle ai vertici del motorsport. Un progetto che vuole portare sugli schermi degli appassionati i sogni, le sfide e le storie personali delle protagoniste della nuova generazione.

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<h2>Verso un futuro pi&ugrave; equo</h2>

La docuserie &egrave; prodotta da Susie Wolff, managing director della F1 Academy, in collaborazione con Hello Sunshine, la compagnia di produzione fondata dall&rsquo;attrice americana Reese Witherspoon, e Netflix. &quot;Vogliamo essere il carburante che alimenta la partecipazione femminile nel nostro sport, sia in pista che fuori. Il lancio globale della docuserie F1 ACADEMY su Netflix non &egrave; solo un enorme passo avanti in termini di visibilit&agrave; per la nostra missione, ma anche una chiara dimostrazione del crescente slancio e della domanda per lo sport femminile&rdquo; dichiara Susie Wolff.&nbsp;L&rsquo;obiettivo &egrave; chiaro: ispirare, sensibilizzare e contribuire a creare le basi per una parit&agrave; di accesso nel mondo delle corse. La serie sar&agrave; disponibile a livello globale, con sottotitoli e doppiaggio in pi&ugrave; lingue, per raggiungere un pubblico ampio e trasversale. Non solo gare e risultati, ma anche emozioni, sacrifici e determinazione: ogni episodio, sette in totale, si concentrer&agrave; su un tema chiave, seguendo da vicino alcune delle protagoniste pi&ugrave; promettenti del panorama internazionale.&nbsp;Il debutto della docuserie &egrave; previsto per il 28 Maggio su Netflix e rappresenta un passo importante verso una maggiore rappresentazione femminile nel motorsport, segnando un&rsquo;altra tappa nella strategia di Formula 1 di rendere lo sport pi&ugrave; accessibile e inclusivo.

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Sotto le luci di Jeddah, la pilota della Ferrari Driver Academy conquista la sua prima vittoria del 2025 dopo una gara combattuta e una penalità decisiva. È la prima ferrarista a vincere in Arabia Saudita

Maya Weug ha fatto della parola &ldquo;prima&quot; una costante della sua carriera. Nata in Spagna nel 2004 da madre belga e padre dei Paesi Bassi, &egrave; cresciuta tra culture diverse e con una passione ben precisa: le corse. Ha iniziato a gareggiare a 11 anni nel campionato spagnolo di karting, dove non ha impiegato molto a farsi notare, centrando il secondo posto gi&agrave; nella sua stagione d&rsquo;esordio.

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<h2>Weug: un podio che vale doppio</h2>

Dopo un 2024 in crescita, Weug &egrave; tornata sulla griglia della F1 Academy per affrontare la sua seconda stagione con la determinazione di chi ha ancora tanto da dimostrare. La categoria tutta al femminile, fortemente voluta dalla Formula 1, ha gi&agrave; messo in luce tanti talenti emergenti e Maya &egrave; una di quelli.&nbsp;A Jeddah, dopo una buona qualifica, nella Race 2 ha combattuto in modo ravvicinato con Chloe Chambers per tutta la durata della gara. Ha tagliato il traguardo in seconda posizione, a meno di un secondo dalla rivale americana. Ma una penalit&agrave; di cinque secondi inflitta a Chambers per aver superato i limiti della pista ha ribaltato l&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo. Cos&igrave;, &egrave; Maya a festeggiare sul gradino pi&ugrave; alto del podio. Una vittoria pesante, che la proietta al centro della scena e in cima alla classsifica.&nbsp;Con questo risultato Maya diventa la prima pilota Ferrari a trionfare sul tracciato saudita. E lo fa in un giorno importante, quello del primo podio della Ferrari in Formula 1 nel 2025 con Charles Leclerc al terzo posto. Due storie rosse che si intrecciano e si danno forza a vicenda, in un weekend che pu&ograve; rappresentare una svolta tanto per il Cavallino quanto per la sua giovane portacolori.

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<h2>Maya, la pioniera silenziosa</h2>

Ma Maya Weug era gi&agrave; stata &quot;la prima&quot; prima ancora di arrivare a Jeddah. Nel 2020 ha vinto la prima edizione del programma FIA Girls on Track &ndash; Rising Stars, pensato per scoprire giovani talenti femminili da introdurre nel mondo delle monoposto. Un traguardo che le ha aperto le porte della Ferrari Driver Academy, dove &egrave; entrata nel 2021 come prima ragazza selezionata nella storia del programma. Il motorsport femminile ha ancora tanta strada da fare, ma con figure come Maya Weug al volante, il percorso sembra gi&agrave; un po&rsquo; pi&ugrave; sicuro.

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Jeddah e la prima vittoria Ferrari: è Maya Weug a festeggiare

Dai successi nei kart al quinto anno in Formula 2, il pilota olandese che ha trionfato nella Feature Race di Jeddah può arrivare a correre nella massima competizione?

&nbsp;Olandese, classe duemila,&nbsp;Richard Verschoor &egrave; uno dei talenti pi&ugrave; brillanti della sua generazione nel mondo delle corse automobilistiche.&nbsp;
La sua carriera &egrave; iniziata nel karting nel 2011, dove ha rapidamente scalato le classifiche europee, vincendo il CIK-FIA Karting Academy Trophy nel 2014 e il Deutsche Kart Meisterschaft Nel 2015.&nbsp;

Nel 2016, Verschoor ha fatto il suo debutto nelle monoposto, vincendo sia il campionato SMP F4 che il campionato spagnolo di F4 con MP Motorsport, trionfando in pi&ugrave; della met&agrave; delle gare disputate. Questi successi sono stati fondamentali per il suo ingresso nel Red Bull Junior Team, da cui &egrave; stato per&ograve; escluso nel 2017.

Dopo esperienze in Formula Renault, GP3 e FIA Formula 3, Verschoor ha debuttato in Formula 2 nel 2021 con MP Motorsport. Nel corso degli anni, ha corso per diverse squadre, tra cui Charouz Racing System (sostituendo Fittipaldi ritiratosi a causa di un infortunio), Trident e Van Amersfoort Racing.

<h2>Le formule tra sponsor e sfide</h2>

Quest&#39;anno, Richard Verschoor &egrave; alla sua quinta stagione in F2. Nonostante i risultati nella categoria, il pilota non &egrave; attualmente affiliato a nessuna academy di Formula 1, una condizione che rende pi&ugrave; difficile il suo passaggio alla massima competizione. La mancanza di un supporto diretto da parte di un team di F1 limita le sue opportunit&agrave;, nonostante il suo talento e la sua esperienza.

Il pilota olandese ha affrontato numerose sfide finanziarie nel corso della sua carriera nel motorsport. Nel 2021, dopo un promettente debutto in Formula 2 con MP Motorsport, ha dovuto fare i conti con delle incertezze riguardo al suo futuro nella categoria a causa della mancanza di fondi. Il pilota ha dichiarato di dover &quot;lavorare duramente&quot; per assicurarsi la partecipazione all&rsquo;intera stagione, sottolineando di occuparsi personalmente della ricerca di sponsor senza l&rsquo;ausilio di un manager.

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Attualmente, l&#39;olandese &egrave; supportato da numerosi sponsor, tra cui JEX, HBM Machines e NetRom Software, che credono nel suo potenziale e lo aiutano a perseguire il suo sogno di raggiungere la Formula 1.

Richard Verschoor proviene da una famiglia senza un passato nel motorsport o risorse economiche pari a quelle di grandi nomi della Formula 1, che hanno avuto l&#39;opportunit&agrave; di finanziare interamente la carriera del pilota in tutte le categorie propedeutiche.

Suo padre, pur non avendo esperienza nelle corse, ha svolto un ruolo fondamentale nel supportare i primi passi di Richard nel karting, acquistandogli il primo go-kart e accompagnandolo alle gare.

<h2>Uno sguardo al futuro</h2>

La sua vittoria nella Feature Race della Formula 2 a Jeddah ha acceso i riflettori sul suo talento, catturando l&#39;attenzione della stampa di tutto il mondo. Il successo in Arabia Saudita lo ha decretato leader della classifica a 12 punti da Pepe Mart&iacute; e a 13 da Leonardo Fornaroli.

Determinato, talentuoso e con una storia fatta di sacrifici e passione, Richard Verschoor continua a inseguire il suo sogno con la grinta di chi non ha mai smesso di crederci. In un panorama dove c&rsquo;&egrave; chi vorrebbe vedere la Formula 2 affermarsi come categoria a s&eacute; stante e non solo propedeutica alla F1, piloti come lui dimostrano che il valore e la competizione non dipendono solo dal palcoscenico, ma dal coraggio con cui si corre ogni gara. In ogni caso,&nbsp;Richard Verschoor continua a inseguire il suo sogno con la grinta di chi non ha mai smesso di crederci, dimostrando che, anche senza fondi infiniti, la strada verso la Formula 1 pu&ograve; ancora essere percorsa.&nbsp;

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