IndyCar: miracoloso successo di Dixon a Indy

IndyCar: miracoloso successo di Dixon a Indy© Gavin Baker/Motorsport Images

Secondo il poleman Rahal, in Campionato resta leader Palou 

Marco Cortesi

14.08.2023 10:20

È stata una vittoria in pieno stile Scott Dixon quella che il neozelandese del team Ganassi ha centrato sulla pista stradale di Indy. Una di quelle che ultimamente non gli riuscivano molto, ma sono tornate a illuminarlo. Al primo giro, un contatto tra i compagni di squadra Marcus Armstrong e Alex Palou ha mandato l'australiano e Dixon in testacoda. Ma approfittando della caution, il pluricampione ha effettuato una sosta super anticipata. Poi, risparmiando carburante ma tenendo un ritmo alto, è riuscito a fare lo stesso numero di stop dei rivali, passando loro davanti avendo risparmiato tempo inizialmente. Nessun altro pilota che ha optato per la stessa tattica è riuscito a farla quadrare, bilanciando alla perfezione tempi sul giro e conservazione del carburante. Anche Dixon stesso ci è andato di giustezza: nell'ultimo giro, Graham Rahal, che partiva in pole position, gli si è pericolosamente riavvicinato arrivando a quattro decimi di distacco sul traguardo.

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Indy, Rahal ci prova ma chiude 2°. Lundgaard tradito dal pit 

Un peccato per il portacolori del team paterno, che finalmente ha trovato una solida prestazione in qualifica, primo lui e secondo il compagno Christian Lundgaard, e aveva un passo vincente prima di doversi accomodare al secondo posto. Invece Lundgaard ha pagato un pit-stop lento che l'ha fatto finire quarto, dietro anche a Pato O'Ward. Il messicano ha dato il massimo ma nella sua vettura non ce n'era a sufficienza per andare oltre al terzo gradino del podio. Va detto che per il Rahal Letterman Lanigan Racing è comunque stata una giornata memorabile, che certifica i miglioramenti e i progressi dopo le recenti difficoltà.

Sesto e settimo hanno terminato Will Power e Palou. Lo spagnolo è diventato protagonista di una diatriba contrattuale se possibile ancora più grossa di quella dello scorso anno, avendo intenzione di non dar seguito all'accordo con McLaren per restare da Ganassi. La cosa ha suscitato le ire sia di McLaren sia del management di Palou, ma nonostante tutto, il pilota è riuscito a tenersi lontano dallo stress portando a casa punti positivi. Positivi anche perché il contatto tra Palou e Armstrong ha portato il neozelandese di traverso sulla pista proprio mentre sopraggiungeva Josef Newgarden, principale sfidante per il titolo. I danni riportati dalla sua vettura hanno compromesso il resto della gara facendolo finire due volte doppiato. Palou è a oltre 130 punti di vantaggio in classifica Ha perso via via terreno Devlin De Francesco, protagonista del miglior risultato personale in qualifica e autore di un gran sorpasso per la testa alla prima curva. Viceversa, si è ritirato per un problema meccanico Felix Rosenqvist. Top-10 per Scot McLaughlin, Kyle Kirkwood e Marcus Ericsson.

L'ordine d'arrivo del Gallagher Grand Prix di Indianapolis

1 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 85 giri
2 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - RLL - 0"4779
3 - Pato O’Ward (Dallara-Chevy) - McLaren - 8"0925
4 - Christian Lundgaard (Dallara-Honda) - RLL - 9"3211
5 - Alexander Rossi (Dallara-Chevy) - McLaren - 9"7935
6 - Will Power (Dallara-Chevy) - Penske - 14"6929
7 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 17"6505
8 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) - Penske - 22"1977
9 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 23"4238
10 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Ganassi - 30"3957

In campionato 1. Palou 539; 2. Dixon 438; 3. Newgarden 434; 4. McLaughlin 395; 5. O'Ward 388


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