John Elkann, intervista esclusiva: "Ferrari, progetto LMH con ambizione e umiltà"

John Elkann, intervista esclusiva: "Ferrari, progetto LMH con ambizione e umiltà"

Alla 24 Ore di Le Mans, il presidente della Ferrari ha concesso un'intervista in esclusiva ad Autosprint e ci ha raccontato i cardini del progetto dell'Hyoercar, che riporterà il Cavallino per lottare per la classifica assoluta del WEC

Diego Fundarò

24.08.2021 ( Aggiornata il 24.08.2021 15:26 )

Sono le dieci del mattino di sabato, quando una Maserati Levante bianca varca i cancelli del paddock di Le Mans. E’ questo il primo punto di contatto tra il presidente della Ferari, John Elkann, arrivato appositamente per dare il via a questa edizione, e la 24 Ore.

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Ma non è il solo della famiglia, con lui anche i figli Leone Mosè e Oceano Noah, che non si sono persi l’occasione di assistere ad un evento così nuovo anche per loro. Il presidente appare davvero preso, curioso di toccare con mano una realtà che ancora non conosce a fondo: lo si capisce dallo spirito con cui risponde ad ogni richiesta, da come desidera vedere la pista da vicino, entusiasta di scoprirla al fianco di un pilota del calibro di Toni Vilander, a sua volta felice di raccontare ogni aspetto della 24 Ore alla famiglia Elkann.

"Ci tenevo a questo incontro - ci accoglie il Presidente - perche? Autosprint ha veramente coperto bene questa nostra decisione di entrare con la Hypercar nell’endurance dal 2023. Per questo vi volevo ringraziare personalmente e a nome di tutta la Ferrari".

La sua presenza a Le Mans è un ulteriore segnale di come riportare la Ferrari qui a combattere per la classifica assoluta sia stata presa per una sua precisa volontà. Come ha maturato una decisione che si può definire quasi rivoluzionaria, che riporta la storia del Cavallino alle sue origini e che ruolo ha avu- to Antonello Coletta nel farle fare il grande passo?

"Questa decisione è frutto di una convergenza tra la grandissima abilità della squadra guidata da Antonello, che passo dopo passo ha fatto sempre meglio facendo un lavoro straordinario, e una regolamentazione che hanno fornito FIA e ACO, che ha permesso di competere ai massimi livelli con una Hypercar. Questa convergenza ha reso la scelta naturale. Devo anche dire che siamo convinti che il nostro motore V6 ibrido che abbiamo presentato sulla nuova 296 GTB sia un motore importante, in questo passaggio che abbiamo tra il termico e l’elettrico. Riteniamo che la Hypercar sarà un modo straordinario per esprimere l’ingegnosità e la creatività di Ferrari, per poter competere ed imparare cose che creeranno macchine diverse da quelle che abbiamo oggi".

Il ritorno della Ferrari nella sfida iridata per la vittoria assoluta in endurance e in particolare a Le Mans significa, comunque vada, cambiare la storia del motorsport. Prova più emozione, responsabilità o timore riflettendo su tutto ciò?

"Penso sia giusto ci siano tutte queste tre componenti. C’è ovviamente una grande responsabilità da parte di Ferrari in qualunque decisione di impegnasi in un qualunque ambito competitivo. Ovviamente entrando in una categoria nuova è importante farlo con attenzione e con umiltà. E c’è anche tanto orgoglio nel potere ampliare quello che noi facciamo nel Motorsport".

Leggi il resto dell’intervista sul numero in edicola di Autosprint, oppure disponibile qui in edizione digitale.


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