Hypercar magnifica idea, ma dove vedremo le gare in Italia?

Hypercar magnifica idea, ma dove vedremo le gare in Italia?

Dal 2023 i Costruttori si sfideranno nel WEC e nell’IMSA, ma i tifosi rischiano di non vedere nemmeno un sorpasso

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10.06.2022 ( Aggiornata il 10.06.2022 16:22 )

Il coraggio di FIA ACO e IMSA è stato premiato e la “pazza idea” di creare nuove top class, che potessero sfidarsi assieme sulle piste di tutto il mondo, ha riacceso l’interesse dei grandi Costruttori nel motorsport.

Se ancora non fosse chiaro, la svolta portata da LMH e LMDh ha una portata epocale. Quale altra serie può vantare una griglia composta da giganti dell’automobile in veste ufficiale come Acura, BMW, Cadillac, Peugeot, Porsche, Toyota, (senza contare anche i piccoli Glickenhaus e ByKolles) che avrà dal 2024 anche Alpine e Lamborghini? E che, soprattutto, ha riportato Ferrari a riprendere una storia interrotta nel 1973?

Tanta roba è il caso di dire, perché alla base della competizione c’è uno scontro tra titani dal potenziale spettacolare enorme… Che però cozza contro il più scontato e classico dei problemi della fruizione moderna dei contenuti di intrattenimento: le gare, dove e come le vedremo in Italia?

La riflessione di Coletta

Il Mondiale Endurance è cambiato in meglio, sulla carta, ma se la rivoluzione non avviene anche dal punto di vista comunicativo, sarà tutto inutile e il perché lo spiega bene Antonello Coletta sulle pagine di Autosprint, in edicola martedì prossimo. Qui un estratto dell’intervista al direttore Cordovani: “L'idea che mi sono fatto è che il Mondiale Endurance è una disciplina del Motorsport rimasta abbandonata per tanto tempo, soprattutto per quanto riguarda la classe regina, dove negli ultimi anni abbiamo sempre avuto pochi brand impegnati, anche perché i costi erano veramente importanti. Oggi, col nuovo regolamento, sicuramente i costi sono molto inferiori rispetto a quelli necessari in passato per un progetto LMP1. Pertanto questo ha risvegliato parecchio interesse. Ritengo inoltre che anche la nostra intenzione di scendere in campo con una Hypercar abbia destato un'attenzione ancora maggiore. Così, tanti altri competitors hanno deciso di entrare e correre per battere anche la Ferrari che non disputa il Mondiale Endurance nella classe regina dal 1973. Il ritorno del Cavallino ha entusiasmato e creato maggiore curiosità. Già negli ultimi anni si è assistito ad un risveglio dell'endurance, soprattutto se andiamo a vedere il numero di Costruttori impegnati nel GT3, quasi tutti con vetture ufficiali. Ora si deve entrare in una nuova dimensione. Alla presenza di così tanti Costruttori deve anche corrispondere un'organizzazione e una comunicazione di alto di livello. Sarà bello e interessante per tutti i fans poter conoscere tutto quello che succede, ma è altrettanto importante garantire una visibilità decisamente maggiore rispetto a quella odierna”.

Occasione d'oro

Detto nella maniera più diretta possibile: il motorsport, ha sempre avuto poco spazio nei palinsesti TV in chiaro. 

Sebbene la F1 faccia storia a sé, nemmeno la popolarità del Circus dovuta ai successi di Maranello e delle altre scuderie italiane ha spinto la RAI a mantenere l’esclusiva dei GP, traslocati da tempo e definitivamente su Sky.

Il mondo delle corse, già chiuso di suo, rischia sempre di più di essere uno sport per ricchi e visto dai ricchi che possono permettersi i costosi abbonamenti TV, i servizi streaming e i biglietti per assistere alle gare in circuito.

Il Mondiale Endurance ha l’occasione di scardinare questo paradigma e attaccare il monopolio globale della F1 su più fronti.

Oltre ad avere dalla sua i pezzi grossi dell'automotive giocarsela ad armi pari con il Circus perché questa volta schiera un Cavallino Rampante dalla voglia matta di riprendersi un successo che da troppo tempo manca.

Aprire ai tifosi

Una forza dirompente, da usare prima di tutto quando si stilano i calendari, perché non è più possibile che la 24 ore di Le Mans sia in concomitanza con un GP di F1, per rispetto dei tifosi costretti a estenuanti cambi di canale, ma anche per lo spettacolo: non sarebbe bello dare ai piloti di F1 la possibilità di correre anche la gara più affascinante del Mondo?

Ma soprattutto è la gente che merita di vedere tutto questo. 

Il WEC sfrutti le potenzialità del web e dei nuovi media per aprirsi il più possibile e verrà ripagato dalla passione enorme di tanti tifosi ostracizzati da logiche di mercato che ammazzano la cosa più bella che i tifosi hanno da offrire: l’amore incondizionato per lo sport più bello del mondo.


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