Oltre che supervincente nell’endurance, 5 volte al top a Sebring, tre a Le Mans e cinque nella Petit Le Mans, il piemontese Dindo Capelllo era fino alla sera di giovedi l’ultimo italiano in pole alla 24 Ore, nel 2006, con l’Audi e saluta con entusiasmo il miglior tempo di Fuoco e della Ferrari: “Questo è il segno di un grande cambiamento in atto e anche un successo della scuola Italiana, grazie al secondo posto di Pier Guidi. Quindi questo mi rende felice perché è il segno che c’è qualcosa di bello e di importante all’orizzonte, compresa la grande competitività della Ferrari”.

Capello: "Toyota favorita, Ferrari crea entusiasmo"

E in ottica gara? “Come passo in condizioni corsa e affidabilità la Toyota resta davanti, non nascondiamocelo, anche perché ha la sola macchina che ha già corso e vinto la 24 Ore, le altre sono tutte nuove. E dici che stavolta l’affidabilita sara vitale. E mai come ora chi avrà meno problemi finirà col vincerla, questa ambitissima corsa. Ovviamente resto molto contento delle prestazioni della 499P che è vera novità capace di portare interesse ed entusiasmo non solo a Le Mans ma per la categoria endurance in generale”.

Diario Le Mans: la Ferrari fa restare tutti a bocca aperta