6 Ore di Imola, primo BoP dell'anno: ecco chi "sale" e chi "scende"

6 Ore di Imola, primo BoP dell'anno: ecco chi "sale" e chi "scende"© Photo Julien Delfosse / DPPI
Gli interventi decisi dal Comitato WEC puntano a realizzare la convergenza di prestazioni al 100% tra le Hypercar, a Imola ritocchi sostanziali su peso e potenza

Fabiano Polimeni

15.04.2025 10:14

Torna in pista il WEC, a quasi due mesi dall’esordio in Qatar che ha visto le Ferrari fare man bassa del podio, precedendo BMW e Toyota. Per la 6 Ore di Imola arriva la prima correzione del Balance of Performance, non senza sostanziali ritocchi su peso e potenza massima erogabile al di sotto dei 250 km/h. Il primo intervento stagionale è l’occasione per introdurre il nuovo sistema che punta a una convergenza totale delle prestazioni in Classe Hypercar, tra prototipi LMDh e LMH.

Dati WEC, copertura più ampia delle prestazioni

Rispetto alla formula in vigore nel 2024, che contemplava solo il 20% dei dati relativi ai migliori giri ottenuti da ciascuna vettura, il sistema concordato tra Federazione e costruttori prevede che nell’analisi dei dati confluiscano i 10 migliori tempi realizzati da ciascuna vettura e il 60% dei migliori tempi, calcolati nell’arco delle ultime 3 gare (24 Ore di Le Mans esclusa). Vuol dire che i valori previsti per la 6 Ore di Imola sono frutto dell’analisi condotta sulle prestazioni nelle gare del Fuji e del Bahrain 2024, oltre alle prestazioni della gara in Qatar del 28 febbraio. Nel caso di Aston Martin, assente in Hypercar nel 2024, i dati considerati sono quelli della vettura allora più veloce.

Cadillac 11 kg più pesante, Ferrari +9

Scendendo nel dettaglio dei ritocchi al BoP, sul peso sono Cadillac, Aston Martin e Ferrari a subire importanti incrementi. Cadillac subisce un aumento di 11 kg, Aston Martin di 9 e le Ferrari 499P di 8 kg. Sostanziale riduzione, invece, per le Porsche 963, 11 kg più leggere rispetto alla configurazione prescritta in Qatar. In valori assoluti, Toyota resta la Hypercar più pesante (1.065 kg, +1 kg con la correzione BoP), seguita da Posche (1.053 kg; -11 kg), Aston Martin (1.051 kg; +9 kg), Ferrari (1.045 kg; +8 kg), Alpine e BMW (1.042 kg, rispettivamente -2 kg e +5 kg), Cadillac (1.041 kg; +11 kg).

Fattore peso che, su una pista come Imola, caratterizzata da continui saliscendi e susseguirsi di curve veloci, avrà un impatto rilevante. Rispetto all’edizione 2024, la Ferrari si presenterà con un aggravio di peso di 4 kg, Porsche di ben 20 kg.

Correzioni su potenza ed energia usabile in uno stint

Altre correzioni di rilievo sono state decise sulla potenza massima del sistema erogabile al di sotto dei 250 km/h, della quale i beneficiari principali sono Alpine con +11 kW ammessi (519 kW complessivi) e BMW con +8 kW (513 kW). Cadillac e Ferrari ricevono 7 kW utilizzabili ma restano a 510 e 508 kW, al di sotto dei 520 kW (707 cv) di potenza massima erogabile, valore al quale opera Peugeot. Riduzione di potenza massima per Porsche (-5 kW, 503 kW totali) e Toyota (-1 kW, 500 kW).

Il BoP prima della 6 Ore di Imola resterà in vigore fino a ulteriori modifiche e le correzioni apportate coinvolgono anche l’energia massima utilizzabile nell’arco di uno stinto di gara. Cadillac e BMW ricevono 8 e 5 Megajoule in più, arrivando a 907 MJ, tanti quanti ne ha Alpine (+3 mJ), l’incremento riconosciuto alla Ferrari, di 3 MJ, porta le 499P a poter fruire di 900 MJ per stint. Subiscono una riduzione, invece, Peugeot (-6 MJ, 903 MJ), Porsche (-5 MJ, 904 MJ) e Toyota (-2 MJ, 907 MJ).

 

 


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