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Fabiano Polimeni
12 mag 2025 (Aggiornato il 13 mag 2025 alle 10:54)
Una gara strategica, decisa nel finale, che ripaga la Ferrari dell’epilogo amaro vissuto un anno fa a Spa-Francorchamps. Le 499P ufficiali centrano la doppietta nella 6 Ore e si affacciano al prossimo appuntamento di Le Mans, il 15 giugno, con un ruolino di marcia nel mondiale tipico del team dominatore.
Pier Guidi-Calado-Giovinazzi hanno avuto la meglio su Fuoco-Molina-Nielsen, un risultato maturato nel finale di corsa, al termine di un week end iniziato in salita.
Nelle parole dei piloti e di Antonello Coletta c’è il ringraziamento ai meccanici, che hanno rimesso in sesto la Hypercar dopo l’uscita di Giovinazzi al Raidillon, nel corso delle prove libere del giovedì. “Un grande grazie va ai meccanici per aver rimesso insieme la macchina in modo perfetto”, il pensiero di Giovinazzi al team. “Abbiamo corso una gara in modo davvero intelligente, in termini di strategia, di chiamate giuste, gomme giuste e i sorpassi al momento giusto. È incredibile, grazie ai miei compagni, al team, ai meccanici. Penso sia un fantastico modo di iniziare la stagione con 3 vittorie, soprattutto prima della grande gara”.
Le Mans attende e la concorrenza sarà agguerrita per mettere fine alla serie iniziata nel 2023 e proseguita nel 2024, nel segno della Ferrari 499P. Un mese di attesa e di preparazione prima di lanciarsi a caccia del tris. Intanto resta la gioia per la vittoria, sfuggita un anno fa per la decisione della direzione gara di recuperare il tempo di gara dopo la sospensione per l’incidente tra Cadillac e BMW sul rettilineo del Kemmel, quando erano trascorse già 4 delle 6 Ore previste. Una decisione allora oggetto di ricorso da parte della Ferrari, tuttavia, rigettato.
“Faccio ancora fatica a credere che siamo riusciti a vincere questa gara. Il week end era partito in salita, non era facile e devo ringraziare i meccanici che hanno sistemato la macchina due volte. Hanno lavorato tantissimo ed era sempre perfetta”, racconta Alessandro Pier Guidi. “In gara, è stata molto complicata, mi sono reso conto di aver vinto dopo l’ultimo splash, mancavano 4 giri ed era ormai fatta.
Ci sono stati momenti molto diversi tra loro, alcuni nei quali eravamo più veloci, altri più lenti, a fasi dovevamo salvare energia, benzina. Non si riusciva bene a capire chi potesse farcela. Alla fine la strategia è stata perfetta, con un lavoro incredibile di squadra. La doppietta è un risultato ancora migliore, non potremmo andare verso Le Mans meglio preparati. È anche una sorta di rivincita rispetto allo scorso anno, quando andammo via da qui con l’amaro in bocca. Un anno dopo sorridiamo”.
Adesso c’è attesa per verificare gli interventi che deciderà il Comitato WEC, il Balance of Performance in vista della 24 Ore di Le Mans, alla ricerca di una convergenza delle prestazioni che, a scorrere l’ordine d’arrivo della 6 Ore di Spa, vede le prime tre macchine racchiuse in 5”1, Toyota quarta a 32” in recupero dalla 15^ posizione in griglia e Cadillac in scia a 36”.
“È stata una delle gare più sudate e difficili degli ultimi anni, ovviamente è una grande soddisfazione. E’ emerso quello che pensavamo, che tutti avevano lavorato per la gara, ci sono stati tanti avversari, è stata una battaglia difficilissima, davvero dura, ma alla fine abbiamo fatto doppietta in Hypercar, abbiamo vinto in GT3 e siamo contentissimi”, racconta Antonello Coletta.
“L’anno scorso andammo via da Spa molto delusi, quest’anno andremo via molto molto contenti. Finora abbiamo vinto tutte le gare del campionato, è una soddisfazione incredibile ma questa è la miglior cosa che può succedere quando una squadra lavora come sta lavorando in questo periodo il nostro team. Per come stanno guidando i nostri piloti, qualcosa davvero di superiore alla media”.
Adesso, direzione Le Mans, verso la lunga settimana che porterà alla bandiera a scacchi del 15 giugno: “La prossima è la gara più importante dell’anno, sappiamo come ci si deve preparare ma resta sempre un punto interrogativo. Speriamo di fare bene, ce la metteremo tutta e puntiamo ad essere sul podio, perché non si può mai dire dove si può arrivare a Le Mans. Se poi saremo lì a potercela giocare, come abbiamo fatto nel 2023 e 2024, non ci tireremo certo indietro”.
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