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L'appuntamento al via il 14 giugno registra diverse new entry in Hypercar e GT3 rispetto al WEC, torna in azione la Classe LMP2

24 Ore di Le Mans 2025, tutti gli iscritti: poker di Porsche e Cadillac in Hypercar

<p>La lunga marcia di avvicinamento alla <strong>24 Ore di Le Mans che scatter&agrave; il prossimo 14 giugno &egrave; partita</strong>. Aspettando le correzioni <em>ad hoc</em> previste dal Balance of Performance, &egrave; stato pubblicato l&rsquo;elenco ufficiale degli iscritti alla 24 Ore, con una serie di equipaggi ad aggiungersi al roster del mondiale WEC in Classe Hypercar e LMGT3.</p>

<p>Partiamo dalle Hypercar per registrare 19 macchine al via, di cui ben<strong> 4 Porsche 963 LMDh e altrettante Cadillac V-Series.R</strong>. La terza macchina ufficiale schierata da Porsche-Penske &egrave; la numero 4 di Nasr-Tandy-Wehrlein. In casa Cadillac, alle due macchine del team Jota si sommano le <strong>numero #101 e #311 del programma IMSA, con le strutture Cadillac WTR e Cadillac Whelen</strong>. Ricky e Jordan Taylor faranno equipaggio con Albuquerque sulla numero 101, Aitken-Drugovich-Vesti saranno al volante della #301.</p>

<h2>Da Costa e Fittipaldi ritrovano le LMP2</h2>

<p><strong>In Classe LMP2 sar&agrave; al via di Le Mans Antonio Felix Da Costa</strong>, impegnato con AF Corse e in equipaggio con Perrodo e Vaxiviere. Pietro Fittipaldi, invece, completer&agrave; l&rsquo;equipaggio United Autosport insieme a David Hansson, affiancando Van der Zande. Per Fittipaldi &egrave; un ritorno alla 24 Ore dopo la partecipazione del 2023, mentre United Autosport si presenta da vincitrice uscente dell&rsquo;edizione 2024 in Classe LMP2. Nella stessa categoria <strong>il team Idec Sport schierer&agrave; Lotterer </strong>accanto a Chadwick e Jaubert.</p>

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<p>Passando alla Classe LMGT3, sono 6 gli equipaggi che correranno Le Mans in aggiunta ai 18 ordinariamente impegnati nel WEC. Tra questi si segnalano la<strong> Ferrari 2996 GT3 di AF Corse, l&rsquo;equipaggio 150 con Lilou Wadoux</strong> in squadra con Riccardo Agostini e Custodio Toledo. Wadoux &egrave; stata la prima donna a vincere la Le Mans in Classe GTEAm nel 2023.</p>

<h2>Tre Punte Mercedes per il ritorno a Le Mans</h2>

<p>L&rsquo;edizione 2025 registra il ritorno di Mercedes, a distanza di 26 anni dall&rsquo;ultima apparizione. <strong>In Classe GT3 sar&agrave; una terza AMG GT, sempre gestita da Iron Lynx</strong> e sulla numero 63 saliranno Stephen e Brenton Grove, insieme a Luca Stoltz.</p>

<p><strong>Anche Porsche conter&agrave; tre 911 GT3 R</strong>, vista la presenza di una seconda macchina gestita da Manthey: sulla numero 90 ci saranno Au-Hartog-Bachler.</p>

<p><a href="https://www.fiawec.com/umbrella_media/24h-le-mans-2025-provisional-entry-list-v3-as-of-13052025-682201df8054b430417915.pdf"><strong>L&#39;elenco completo degli iscritti</strong></a></p>

<p>&nbsp;</p>

Ferrari si presenta alla vigilia del GP di Imola reduce di un successo straordinario nel WEC. Nel frattempo, sale l'attesa per il debutto in casa di Kimi Antonelli

<p><strong>Ferrari spaventosa. Si pu&ograve; leggere nella doppia accezione del termine.</strong> Da una parte c&rsquo;&egrave; la Rossa che nel WEC ha il passo del rullo compressore e che a Spa ha conquistato la terza vittoria di fila con tanto di doppietta. Dall&rsquo;altra c&rsquo;&egrave; il Cavallino che nel Mondiale di F.1 delude il suo popolo e dopo un inizio di stagione deficitario <strong>vive un momento di caos proprio alla vigilia del GP di Imola sulla pista che porta il nome di Enzo e Dino Ferrari.</strong></p>

<p>I due volti di Maranello,<strong> l&rsquo;Alfa e l&rsquo;Omega di un 2025 che inizia a presentare il conto e mette a confronto due realt&agrave; figlie dello stesso mito</strong>. Dall&rsquo;esaltazione allo sconforto, dal trionfo allo sconcerto, dall&rsquo;orgoglio alla rassegnazione. Due facce di una stessa medaglia dentro a un momento che, per forza di cose, non pu&ograve; non essere messo a confronto. Certo parliamo di mondi diversi, ma<strong> la situazione costringe alla riflessione, ci sbatte in faccia evidenze che non si possono ignorare.</strong></p>

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<h2>Lampi rossi accecanti a Spa</h2>

<p>Un altro lampo di rosso accecante nel Mondiale Endurance<strong>. Un&rsquo;altra impresa da applausi per la Ferrari che infila una strepitosa doppietta a Spa. &Egrave; la terza vittoria consecutiva per la 499P </strong>autentica dominatrice della prima parte del WEC. Tre round e tre successi sonanti per il Cavallino. Sembra quasi di rivivere la <strong>mitica stagione 1972 quando la Ferrari aveva ottenuto tre vittorie nei primi round del Campionato del Mondo con le 312 PB</strong> che avevano firmato altrettante doppiette: alla 1000 Chilometri di Buenos Aires (con Peterson-Schenken davanti a Regazzoni-Redman), alla 6 Ore di Daytona e alla 12 Ore di Sebring, in entrambi i casi con Andretti-Ickx davanti a Schenken-Peterson.</p>

<p><strong>Nella medesima annata Ferrari ottenne dieci vittorie sulle 11 prove inserite nel calendario iridato</strong>, inclusa la doppietta alla 1000 Chilometri di Spa con Redman-Merzario primi, davanti a Ickx-Regazzoni. E il Cavallino in versione endurance fa rievocare certe storie del passato, attinge direttamente al Dna del mito, attizza l&rsquo;orgoglio tricolore.<strong> La strada per arrivare fino a questo punto &egrave; stata lunga, non priva di insidie ma anche costellata dai due trionfi alla 24 Ore di Le Mans</strong>, la sfida che nell&rsquo;endurance vale tutta una stagione. Questa &egrave; una storia iniziata nel 2023 e racconta di una parabola ascendente di una squadra che &egrave; cresciuta anno dopo anno senza tanti proclami nel segno della stabilit&agrave; e della coesione.</p>

<p>Non tutto &egrave; filato liscio dal giorno del debutto della Hypercar, ma <strong>dagli errori si &egrave; ripartiti con spirito ancor pi&ugrave; combattivo per riportare passo dopo passo la Ferrari sul tetto del mondo dell&rsquo;endurance</strong>. Ovvio che la strada da percorrere &egrave; ancora lunga e disseminata di insidie ma &egrave; abbastanza evidente che tutto fino a questo momento sta girando nel verso giusto. L&rsquo;obiettivo &egrave; ancora distante e nessuno fa sogni mostruosamente proibiti. Ma<strong> questo inizio di stagione autorizza quantomeno al sorriso.</strong></p>

<h2>Maranello in chiaroscuro</h2>

<p><strong>&Egrave; un raggio di sole per Maranello alle prese con un inizio di stagione in Formula Uno davvero complicato. </strong>Una salita verticale per una squadra che adesso inizia a fare i conti con una realt&agrave; durissima dopo fiumi di parole. Mentre il Mondiale di F1 arriva in Europa e piazza le tende a Imola, ormai anche i pi&ugrave; inguaribili ottimismi hanno perso la speranza di vedere una Ferrari d&rsquo;assalto.<strong> Il rischio non &egrave; tanto quello di conquistare qualcosa di importante ma di perdere completamente la faccia </strong>dopo un inverno speso a raccontare una storia del tutto diversa.</p>

<p>Dopo i primi round del Mondiale 2025 il bilancio parla chiaro. <strong>Un solo podio, una vittoria nella gara sprint e anche una doppia squalifica rimediata in Cina, tante promesse non mantenute e la solita litania del potenziale</strong> che c&rsquo;&egrave; ma non si vede. Parole, parole, solo parole. I fatti per ora stanno a zero (idem per le vittorie) e iniziano a pesare sulla gestione di una squadra sull&rsquo;orlo di una crisi di nervi. I prossimi GP diventano un crocevia fondamentale, lo snodo cruciale dal quale dipende il futuro del Cavallino. <strong>La SF-25 &egrave; nata male e finora &egrave; stata sviluppata anche peggio</strong>: servirebbe un intervento radicale sulla sospensione posteriore, impossibile da attuare in tempi brevi, mentre bussa alle porte il progetto per il 2026.</p>

<p><strong>Lo spettro di una stagione senza vittorie inizia a farsi sempre pi&ugrave; grande di fronte a una concorrenza fino a questo momento imprendibile</strong>. E ora c&rsquo;&egrave; Imola. La pista di casa. Dove il calore dei tifosi, oltre ogni prestazione, &egrave; ancora avvolgente. Servir&agrave; una Ferrari d&rsquo;assalto per ridare un po&rsquo; di adrenalina a un popolo che non ha pi&ugrave; alcuna intenzione di essere illuso e che ormai sa riconoscere anche le &ldquo;supercazzole&rdquo; pronunciate in inglese.</p>

<div id="mustFocus"><span class="kcode ktype-Articolo" data-k-id="8134007" data-k-inline_properties="[]" data-k-kid="sn:autosprint:8134007" data-k-thumb="https://cdn-autosprint.corrieredellosport.it/images/2024/05/20/103406962-c34675aa-d252-4613-ab05-a3a1d56bb5bd-th.jpg" data-k-type="Articolo">[[ge:sn:autosprint:8134007]]</span></div>

<h2>Kimi carico per Imola</h2>

<p><strong>La prima volta di Kimi Antonelli in F1 a Imola &egrave; evento che scalda il cuore</strong>. Una scarica di adrenalina anche per lui. E lo racconta in un&rsquo;intervista esclusiva concessa al nostro giornale. <em>&laquo;<strong>Affronto la corsa di casa con tanta carica, ci sar&agrave; un&rsquo;atmosfera elettrizzante, resa speciale dai tifosi.</strong> Sar&agrave; molto bello, ma sar&agrave; altrettanto tosto. A livello mentale sar&agrave; un turbine di emozioni da tenere sotto controllo. Imola &egrave; una pista che conosco bene e che mi sta a cuore. Non vedo l&rsquo;ora di correre e dare il massimo<strong>. Ho fatto parecchi giri sul circuito del Santerno, conosco i suoi segreti, ma con la F1 sar&agrave; diverso, pur avendo fatto alcuni test. Sulla carta, sembrerebbe pi&ugrave; semplice rispetto a Miami</strong>, dove non avevo mai corso, ma mi ci sono trovato benissimo. Ad ogni modo, Imola &egrave; un tracciato che conosco bene e che mi piace molto. Ma questo non fornisce garanzie&raquo;</em>.</p>

<p>Gi&agrave;, Imola e la F1. La speranza &egrave; quella che possa rimanere ancora nel Circus. <strong>C&rsquo;&egrave; gran coesione e un progetto condiviso perch&eacute; quella di quest&rsquo;anno sia un&rsquo;edizione sulla quale costruire un bel pezzo di futuro.</strong></p>

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