LE MANS - Fa caldo, molto caldo, sul circuito della Sarthe. E la cosa è destinata a perdurare anche nei giorni successivi, interessando pure la gara. Secondo alcuni anche troppo. Ma non parliamo del meteo giusto per passare il tempo, in mancanza di argomenti più seri, tutto il contrario. Perché le previsioni in vista della 24 Ore sono un argomento centrale e cruciale, ogni volta. In fondo dalle condizioni atmosferiche dipende la scelta e il rendimento delle gomme e, nondimeno, le trame e le strategie di gara. Non a caso lo scorso anno, in un fine settimana quantomai piovoso e complicato, si vissero diversi brividi date da uscite di strada e digressioni serali, al punto che quasi tutta la notte fu neutralizzata con l’utilizzo intensivo delle Safety-Car fino al mattino seguente.

Rischio pioggia a zero

Quest’anno uno scenario simile non è assolutamente ipotizzabile. In realtà una lieve chance di qualche goccia è possibile solo per la tarda serata di venerdì, che però a Le Mans è giorno di pausa, la quiete prima della grande sfida del giorno dopo. Quindi, niente di rilevante ai fini strategici-agonistici.

Le Mans senza tregua

Tutto questo vuol dire una cosa ben chiara: comunque andrà, sarà una competizione senza tregua e tutta d’attacco, un vero Gran Premio diviso a segmenti. Con non una ma diverse lepri che cercheranno di fiaccare e sfiancare la concorrenza dando alla gara fin da subito un ritmo infernale, reso ancor più incandescente dal caldo, altro fattore da non ignorare. Insomma, siamo di fronte a un contesto di pre-corsa totalmente alternativo e diverso rispetto a quello dell’anno prima. Per certi versi agonisticamente più estremo e spietato. Un fattore in più di cui tenere conto e che darà ancor più sostanza e magnetismo alla sfida che si prepara alla Sarthe, con la Ferrari 499P, ovviamente, imbattuta dopo due partecipazioni entusiasmanti e nel mirino di tutti i rivali.

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