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13 giu 2025
Con le cinque vittorie ottenute nell’era Audi, a partire dal 2000, Emanuele Pirro è uno dei mostri sacri della 24 Ore di Le Mans, oltre a fare parte da anni della Hall of Fame della classicissima dell’endurance. Avere una sua analisi è sempre il modo giusto per prepararsi alla corsa, che quest’anno appare apertissima a tanti, al punto che...
«Al punto che - attacca Emanuele -, stavolta penso sia del tutto ragionevole addentrarsi in qualsiasi pronostico di sorta. È troppo ampio il ventaglio dei possibili protagonisti e dei pretendenti alla vittoria. Sono troppi potenzialmente in grado di dire la loro, quindi non penso sia giusto sparare nomi, magari escludendone altri.
Dirò di più: visto l’equilibrio dei valori in campo e l’incertezza che regna per il reale passo gara di ciascuno, non mi azzarderei a sbilanciarmi neppure, che so, a otto, sei ore dalla fine, la domenica mattina. Ci sarà semplicemente da gustarsi la gara aspettandosi tanto, se non di tutto. Sì, tutto meno che la pioggia, a quanto pare, perché questa stando alle previsioni dovrebbe e potrebbe essere un’edizione del tutto secca. Strano, per Le Mans, che di solito non è Le Mans senza qualche spruzzatina d’acqua diurna o notturna... Staremo a vedere. Vinca il migliore, che a Le Mans vince di sicuro!».
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