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13 giu 2025
Ora che i suoi giorni da specialista dell’endurance in gara sono finiti, Max Angelelli, bolognese, classe 1966, è uno dei punti forti della Dallara nella categoria endurance, dal Wec al panorama Usa, essendo uomo di esperienza e curriculum di chiara fama specifica. Parlare di lui di quella che potrebbe essere la trama dell’attesissima e imminente 24 Ore porta a considerazioni interessanti e tutt’altro che scontate: «Ovvio, non me la sento di fare nomi o di giocare a prenderci, circa l’equipaggio e la Casa al top, però - chiosa Max -, scommetto che due su tre correranno con telai concepiti dalla Dallara, anche se non cito marchi particolari.
Quanto alla gara in sé, vorrei sottolineare un aspetto cui nessuno pensa. Negli ultimi giorni ci sono stati chiose e cambiamenti al regolamento sportivo della gara, per quanto riguarda la gestione di dinamiche relative a bandiere, sicurezza e quant’altro. Attenzione, perché magari per un pilota o un team diventa molto facile concentrarsi troppo sulle tattiche o sulla guida e perdere di vista questi aspetti che sembrano marginali, ma in realtà non lo sono affatto. Anzi, scommetto che qualcuno rischia di cascarci e di pagare molto cara qualche eventuale distrazione».
A lui fa eco il Dottor Riccardo Ceccarelli, CEO e Fondatore di Formula Medicine, impegnata nel settore medico nel motorsport e specificatamente a Le Mans nell’assistenza a vari team e piloti: «Io invece dico attenzione al caldo, perché sarà una gara molto selettiva dal punto di vista della temperatura, sia per gli uomini che per le macchine. In ogni caso anche in questa edizione vedo come aspetto fondamentale la gestione dei patrimoni tecnici e umani in lizza».
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