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16 giu 2025
“Dopo una qualifica non brillante abbiamo puntato tutto sul passo gara cercando di ottimizzare la vettura e di sfruttare al meglio la strategia, anche in termini di gestione delle gomme. Nelle prime ore abbiamo recuperato posizioni arrivando a conquistare la leadership e mantenendola quindi per gran parte delle 24 Ore. Nel finale ci siamo dovuti difendere dalla Porsche, che ha dimostrato di essere molto competitiva, arrivando così a firmare la vittoria. Ringrazio tutta la squadra per il lavoro incredibile fatto nella preparazione della gara, dando modo di una passione eccezionale, e in tutto l’arco della stessa”.
Per alcune ore è sembrato possibile un risultato da apoteosi: tre Ferrari ai primi tre posti. Ma Porsche ha detto no. L’equipaggio Fuoco-Molina-Nielsen è stato a lungo ingaggiato con Estre-Vanthoor-Campbell, poi l’errore nel finale di Fuoco ha lasciato strada alla Porsche e alla #51 di Pier Guidi-Giovinazzi-Calado.
“Abbiamo fatto del nostro meglio in una gara che si è dimostrata complessa, al termine della quale la Ferrari può festeggiare un altro straordinario successo.
Con i miei compagni abbiamo contribuito a ottenere dei punti importanti per le classifiche iridate, centrando così l’obiettivo che ci eravamo dati alla vigilia della 24 Ore. C’è un po’ di rammarico per non aver finito in una posizione migliore con la 499P numero 50, ma dobbiamo essere contenti per quello che ha fatto tutta la squadra”, commenta Molina.
La #51 può recriminare sugli errori commessi nel non aver rispettato le bandiere gialle - peraltro infrazione commessa anche da #83 e #50, durante le 24 Ore - e per l’errore di Alessandro Pier Guidi a poco meno di 4 ore dal termine, quando era in testa alla gara. Il pilota piemontese da una lettura più ampia della corsa: “Non sono sicuro che senza errori avremmo potuto vincere. Forse saremmo stati più vicini e avremmo spinto ancora di più, ma è andata così.
È stata una corsa molto combattuta, sembrava una qualifying race e quando sei al limite per 24 ore è facile commettere un errore. Devo fare i complimenti all’equipaggio della 83: è stato veloce e hanno svolto un lavoro migliore conquistando tanti punti”.
Calado sottolinea come Kubica-Ye-Hanson “nelle ultime due settimane sono sempre stati più veloci e sapevamo fin dall'inizio che ci sarebbe stata una grande sfida. Da parte nostra, credo che tutti e tre abbiamo commesso qualche errore e questo ci è costato una posizione, ma alla fine un terzo posto a Le Mans resta comunque un buon risultato ed è positivo per il campionato”.
Riconoscimento che arriva anche da Antonio Giovinazzi: “Per prima cosa voglio congratularmi con l’equipaggio della 83: si sono meritati questa vittoria in quanto sono stati molto bravi nella strategia e in tutte le decisioni prese. Complimenti a loro e anche a tutta la Ferrari.
Per quanto riguarda noi, credo che aver raggiunto il podio sia un risultato positivo anche in ottica campionato raccogliendo tanti punti. Di sicuro non è stata una gara facile. Siamo stati bravi in ogni stint. Negli ultimi giri abbiamo avuto qualche problema, ma abbiamo continuato a spingere. Non sappiamo come sarebbe andata ma di sicuro la Ferrari 499P della 83 era troppo lontana”.
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