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Nasser Al Attiyah battezza la prima tappa della Dakar

Il Principe del deserto guida una doppietta Toyota nella specialina di Pisco. Le Peugeot fuori dalla top ten

Nasser Al Attiyah battezza la prima tappa della Dakar

Francesco CollaFrancesco Colla

6 gen 2018 (Aggiornato il 7 gen 2018 alle 00:18)

E’ stato Nasser Al Attiyah ad aprire le ostilità per la categoria auto nella 40esima edizione della Dakar. Il due volte vincitore del raid è partito dallo start di Lima al volante della sua Toyota Hilux in direzione Pisco: 242 km di trasferimento seguiti da 31 km di prova speciale caratterizzata da sabbia e dune. Un terreno a lui favorevole, come predetto alla vigilia della partenza.

Ed è stato proprio il Principe del deserto ad avere la meglio. Fedele al suo motto “per vincere devi attaccare per tutto il tempo”, Al Attiyah si è lanciato all’inseguimento della Peugeot di Stéphane Peterhansel, campione in carica, partito per primo dalla speciale di Pisco, chiudendo il percorso col miglior tempo, 21 minuti e 51 secondi. Staccando di 25” un’altra Toyota Hilux, quella dell’olandese Ten Brinke; terzo a sorpresa il padrone di casa Fuchs sul Borgward BX7. Quarto e quinto tempo per le Mini di Menzies, con la nuova Buggy, e Roma al volante della JCW, seguono le Toyota di De Villiers e Alvarez. Poi ancora due Mini, pilotate da Hirvonen e Przygonski, seguite dalla Ford F150 del ceco Prokop. 

Brutta giornata per lo squadrone Peugeot: prima tra le quattro 3008 DKR Maxi quella di Peterhansel, 11° a 2’23” dal leader. Peggio è andata a Despres e Sainz, rispettivamente al 15° e 16° posto dopo le tre Mini di Garafulic, Al Rajhi e Terranova. Subito nei guai Loeb, 29° a causa di un problema ai freni della sua 3008, con un ritardo di quasi 6’ dal leader. Il 9 volte campione Wrc al termine della prova ha commentato: “I nostri freni hanno iniziato a dare problemi dopo 3 chilometri, per fortuna la speciale era solo di 30. Abbiamo dovuto rallentare facendo del nostro meglio per non restare bloccati”.

Domani, 7 gennaio, riprendono le ostilità con il secondo stage, con partenza e ritorno al bivacco di Pisco: 12 km di trasferimento seguiti da 267 km di speciale caratterizzati da 40 km di canyon seguiti da dune. 

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