Autosprint

Dakar 2019, 3ª tappa: il ritorno di Peterhansel

La tappa da San Juan ad Arequipa vede la rimonta di "Monsieur Dakar" e il recupero al comando della gara di Al-Attiyah. Problemi per Sainz e De Villiers
Dakar 2019, 3ª tappa: il ritorno di Peterhansel
© DPPI

Maurizio VoltiniMaurizio Voltini

9 gen 2019 (Aggiornato il 10 gen 2019 alle 11:27)

Dopo l'errore nella seconda giornata, Stephane Peterhansel si è scatenato in una furiosa rimonta che già ieri gli aveva fatto recuperare almeno 5 dei minuti persi, e oggi l'ha portato alla vittoria di tappa dopo un testa-a-testa iniziale con Nasser Al-Attiyah. La differenza è stata sulle dune di Acari, con una prestazione che permette al francese "Monsieur Dakar" di risalire 3° in classifica generale staccato dal vertice di 7'03".

Il pilota della Toyota è stato l'unico a non essere "seminato" da quello della Mini, e comunque con questo secondo posto a 3"26 Al-Attiyah riesce a riprendere la testa della gara per 6'48" su un costante Yazeed Al Rajhi (Mini) oggi buon 4° a 12'50". Terzo posto di giornata a 11'47" per un nuovamente ottimo Jakub Przygo?ski (Mini) che da privato riesce a mantenere il 5° posto in classifica generale, poco dietro Nani Roma (Mini) oggi quinto davanti alla Toyota del polacco Aron Domzala.

Dopo l'abbandono già prima del via di tre concorrenti - Orlando Terranova di cui abbiamo già segnalato ieri i problemi alla schiena, più Alexis Hernandez e il livornese Fabio Del Punta - il primo colpo di scena dello stage è stato dopo soli 38 km da parte di uno dei protagonisti, Carlos Sainz, con la ruota anteriore sinistra divelta. Lo spagnolo è poi riuscito a ripartire, ma con un ritardo abissale, tanto che al momento in cui scriviamo non ha ancora raggiunto il traguardo. Lo stesso per Giniel de Villiers: problemi tecnici hanno colpito il precedente leader della gara, costretto a fermarsi al km 172 perdendo almeno un'ora.

Con il suo percorso quasi completamente sabbioso e un'arrampicata che dal via a livello del mare ha visto superare quota 2.000 metri, la terza tappa odierna di 798 km (331 km di PS) da San Juan de Marcona ad Arequipa è stata difficile e problematica per molti, ma soprattutto per Sebastien Loeb che alla sua difficoltà su questo tipo di fondo ha aggiunto quella di partire per primo. Alla fine ha accumulato un ritardo di quasi 43 minuti e non rientra tra i primi 10: così pure in classifica è sceso, a 8°.

Ad attendere i concorrenti questo giovedì sarà una quarta tappa di inferiore chilometraggio complessivo (664 km totali) nel portarsi da Arequipa a Tacna, ma più estesa nello stage cronometrato, che con i suoi 405 km (il secondo più lungo della gara) e un percorso differenziato tra auto e moto potrà delineare maggiormente la situazione. È inoltre la prima "marathon stage", in cui non sarà permesso ai concorrenti di ricevere assistenza esterna.

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