Con il progetto Audi RS Q e-tron al via in gara per la prima volta è prevedibile che siano diversi i contrattempi che rallenteranno la corsa nella generale del prototipo a trazione elettrica. Petehansel non ha dubbi: "L'esordio per preparare la vittoria 2023"
Sa cosa serve per vincere una Dakar e sa che la sfida di Audi, con un sistema inedito, a trazione elettrica più un motore termico ad alimentare la batteria, ha bisogno di tempo per essere pronta al successo.
Stephane Peterhansel, come già Carlos Sainz, sposta le attenzioni su altri, quando si parla di favoriti nella corsa che partirà l'1 gennaio da Jeddah. C'è poi la difficoltà nelle difficoltà, di una tappa Marathon prevista già il 6 e 7 gennaio, senza assistenza esterna al bivacco di Riad, dove saranno gli equipaggi a dover intervenire nel caso di avarie tecniche e problemi meccanici.
"Potevo fermarmi lo scorso anno, con la vittoria in tre continenti diversi, però il progetto Audi era così innovativo che era impossibile da rifiutare. È stato davvero facile trovare le motivazioni. Siamo orgogliosi di essere al via, è la prima vittoria.
L'editoriale del direttore: Nuovi equilibri da ritrovare
A essere realisti, la vittoria alla Dakar sarà complicato raggiungerla quest'anno. Però la macchina dev'essere pronta per vincere l'anno seguente, è certo. Sappiamo che è complesso quando, con una nuova tecnologia, porti solo pochi mesi prima della gara la macchina sul campo. Lo è ancora di più con questa macchina, che ha una filosofia del tutto diversa. Probabilmente è impossibile vincere al primo anno", dice Peterhansel in conferenza stampa.
C'è curiosità per scoprire le prestazioni sulle varie tipologie di terreno, tra le dune come sulle pietraie, scoprire i vantaggi concreti del guidare un powertrain a trazione elettrica: "Sono rimasto davvero sorpreso dal guidarla, da quanto sia facile da guidare il motore elettrico, sempre con una buona risposta e buona erogazione di coppia", aggiunge Monsieur Dakar.
"È un grande onore, Audi ha vinto ogni competizione alla quale ha partecipato. Sappiamo che sarà complicato ma alla fine potremmo avere una bella sorpresa. Qui in Arabia Saudita sentiamo lo spirito delle prime Dakar in Africa".
Quali sono gli ostacoli prevedibili, sul piano tecnico, da superare, Peterhansel li aveva elencati nell'arrivare al quartier generale della Dakar a Jeddah. "E' il rally più complesso sull'attrezzatura. Dobbiamo aspettarci problemi di surriscaldamento delle batterie, dei motori e l'elettronica ancora con qualche bug da risolvere. A ogni modo possiamo già dire che, se arriveremo alla fine della Dakar, dovremmo aver risparmiato il 40% del carburante. La curiosità su questo progetto era troppo grande ed è la mia ultima, grande sfida. Se riuscirò a vincere con una macchina elettrica, avrò fatto tutto".
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