La Casa del Gruppo Renault prenderà parte alla Dakar e al W2RC col prototipo Sandrider sviluppato insieme a Prodrive e a piloti di grande esperienza
È iniziato il percorso di avvicinamento di Dacia alla Dakar 2025. La Casa romena ha infatti presentato in questa fine di gennaio la Sandrider, il prototipo di classe Ultimate T1+ con cui prenderà parte alla corsa più dura del mondo a partire dall'anno prossimo e al Campionato Mondiale di Rally-Raid (W2RC). La vettura sarà affidata a una squadra d'eccezione che comprenderà, oltre ai già annunciati Sébastien Loeb e Cristina Gutierrez Herrero, anche Nasser Al-Attiyah.
Il primo appuntamento ufficiale in cui la Sandrider sarà chiamata a dare mostra delle proprie potenzialità, una volta completati i test, sarà il Rally del Marocco 2024, appuntamento del Campionato Mondiale di Rally-Raid che si svolgerà dal 5 all’11 ottobre nel Paese nordafricano. Nel frattempo, i tecnici di Dacia e di Prodrive, con i quali il prototipo è stato sviluppato, avranno la possibilità di mettere a punto la Sandrider e far emergere eventuali criticità. Con l'obiettivo di lottare per la vittoria già nella Dakar del 2025.
Tecnicamente, la Dacia si discosta molto dalla vettura di Prodrive con cui Loeb ha ottenuto il podio nell'ultima Dakar. La Sandrider è stata sviluppata rinunciando a tutto il superfluo, sia all'esterno che all'interno, riuscendo così a contenere il peso in 15 kg in meno rispetto a prototipi comparabili. Anche l'aerodinamica è migliore: secondo Dacia, gli ingegneri sono riusciti a ridurre del 10% la resistenza e del 40% la portanza, sempre secondo i prototipi comparabili. Sul fronte del motore, la Casa del gruppo Renault ha optato per un V6 3 litri biturbo a iniezione diretta da 360 cavalli e 539 Nm, che sarà alimentato con carburanti sintetici forniti dal partner Aramco.
Nel corso dell'evento di presentazione, al quale erano presenti Loeb e la Gutierrez Herrero (con Al-Attiyah in collegamento) Dacia ha voluto sottolineare come una grande parte del proprio lavoro sia stata anche indirizzata sul miglioramento del comfort dei piloti e sulla semplificazione e velocizzazione dei processi di riparazione della vettura. Ad esempio, non sono stati installati pannelli a coprire le ruote di scorta, mentre è presente una piastra magnetica per evitare di perdere bulloni e altre componenti metalliche nella sabbia quando si effettua un intervento meccanico.
Per quanto riguarda gli equipaggi, Loeb sarà affiancato da Fabian Lurquin, la Gutierrez Herrero da Pablo Moreno Huete, mentre Al-Attiyah deve ancora comunicare il suo copilota.
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Categoria FIA: Ultimate T1+ Telaio: tubolare
Carrozzeria: fibra di carbonio
Motore: V6, 3 litri, biturbo, a iniezione diretta
Potenza massima: 265 kW/360 cv a 5.000 giri/minuto
Coppia massima: 539 Nm a 4.250 giri/minuto
Trazione: 4X4 Trasmissione: cambio sequenziale a 6 rapporti
Sospensioni anteriori/posteriori: a doppio triangolo
Escursione ammortizzatori: 350 mm
Ruote: cerchi in alluminio, 17 pollici
Lunghezza x Larghezza x Altezza: 4,140 m x 2,290 m x 1,810 m
Passo: 3.000 mm Sbalzo anteriore/posteriore: 590/550 mm
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