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11 lug 2025 (Aggiornato alle 10:05)
Avete mai immaginato dieci Cadillac “abbandonate” che ogni visitatore può dipingere a suo piacimento? Nel bel mezzo della sconfinata pianura del Texas Panhandle, a pochi chilometri da Amarillo, sorge una delle installazioni artistiche più curiose, simboliche e interattive degli Stati Uniti: Cadillac Ranch. Una distesa piatta, il vento che soffia tra le sterpaglie, e all’improvviso, dieci Cadillac piantate nel terreno come una “catena montuosa” che interrompe la pianura arida. Non siamo in un museo, né in una galleria: qui l’arte è fatta di motori e… vernice spray.
Cadillac Ranch nasce nel 1974 dall’ingegno degli Ant Farm, un collettivo di architetti e artisti d’avanguardia. Finanziati da un milionario e mecenate, decisero di piantare dieci Cadillac, modelli prodotti tra il 1949 e il 1963, con la parte anteriore nel terreno e quella posteriore verso il cielo, orientate con precisione secondo l’asse delle piramidi di Giza. Un omaggio ironico e potente al culto dell’automobile americana.
Inizialmente situate in un campo agricolo alla periferia della città, le Cadillac vennero poi spostate per preservare la natura pubblica dell’opera, seguendo l’espansione urbana di Amarillo. Oggi sono ancora lì, visibili dalla Interstate 40, meta quotidiana di turisti, curiosi e amanti dell’arte.
Ciò che rende Cadillac Ranch davvero unica è la sua natura partecipativa: il pubblico è invitato a dipingere, scrivere, disegnare. Le auto sono diventate tele mutevoli, ricoperte da strati infiniti di vernice spray. Non esiste un giorno in cui l’installazione appaia uguale a al giorno prima.
Negli anni le vetture sono state colorate di bianco, rosa, nero, arcobaleno – ogni colore a rappresentare un evento, un omaggio, una protesta. Dopo la morte di uno degli Ant Farm, le auto furono dipinte di nero. In occasione del Pride Month, furono trasformate in un arcobaleno. Nel 2020, una scritta “Black Lives Matter” apparve su una livrea total black.
Cadillac Ranch è diventata un’icona culturale. Bruce Springsteen le ha dedicato una canzone nel 1980; Pixar l’ha omaggiata nel film Cars, dove appare una catena montuosa a forma di Cadillac; fotografi, registi e designer continuano a includerla nei loro lavori come simbolo di libertà creativa e spirito on the road.
Cadillac Ranch è un monumento vivente e colorato alla cultura americana, un mix di history, arte, memoria e coinvolgimento. Non è un museo statico: è un’opera in movimento, che si rinnova grazie a chi decide di partecipare. Un simbolo informale e potente dello spirito della Route 66.
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