Il miracolo Ferrari Hypercar in stile neopromossa

LA 499P non si affida alle superstar ma a un gruppo di ragazzi che ricordano i collettivi di certe saghe calcistiche partite dal nulla

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16.01.2023 10:17

Più il sogno Ferrari Wec LMH diventa realtà e maggiormente si definioscono i contorni dell’operazione, che vive la fase più matura con l’ufficializzazione degli equipaggi Hypercar. Le due Ferrari 499P attese al debutto alla 1000 Miglia di Sebring, il prossimo 17 marzo, saranno affidate ad Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi, a formare l’equipaggio della vettura numero 51, e ad Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, che saliranno a bordo della Hypercar con il numero 50.

La Ferrari ha usato il buon senso

Poi, ovviamente, c’è una panchina (e un simulatore) nella quale non è difficile immaginare Alessio Rovera e un’ulteriore fonte cui attingere in caso di necessità, con Davide Rigon. Bene. Ho subito letto e sentito qualcuno pronto a storcere il naso, perché magari si apettava equipaggi stile Raikkonen-Vettel-Fisichella o magari Merzario-Andretti-Redman, però non sempre bisogna usare la poesia e l’immaginazione per mettere in piedi una squadra. A volte, certe volte, basta la realpolitik, il buon senso e il pragmatismo. Tutti ingredienti che di solito, shakerati e non agitati, portano a concreti risultati.

L'analisi del progetto 499P

Tanto per cominciare, è vero, questa non è la Ferrari dei grandi nomi o delle superstar riciclate. Non è una Juve che va all’assalto della Champions col suo magnetizzante e divino Cristiano Ronaldo. E, visto com’è poi andata a finire, meglio così. No, si tratta di una Ferrari di tutt’altra matrice che va analizzata, studiata e inquadrata in modo completamente diverso. Trovando un senso, un fascino e una logica di matrice completamente alternativa alla cifra stilistica delle scelte altisonanti a tutti i costi.

L'equipaggio esperto

Tanto per cominciare, l’unico ex F.1 è Antonio Giovinazzi, il quale, tuttavia, non è in squadra per questo motivo, ma per ciò che ha già dimostrato guidando in GT con AF Corse. Alessandro Pier Guidi il prossimo dicembre compirà quarant’anni ed è il veterano del gruppo. Con la squadra di Amato Ferrari è alla decima stagione consecutiva e a oggi può essere considerato il più forte e completo pilota italiano nell’endurance mondiale. E secondo alcuni non solo italiano. Pure James Calado, 33enne britannico che completa l’equipaggio, corre con AF Corse dal 2014 ed è pure lui al decimo anno alla corte di Amato Ferrari, dopo un viatico di front runner in formula cadetta. È il tipico coequipier di Pier Guidi, col quale dà vita a una combinazione solidissima e spaventosamente efficace.


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